Unipol, dal cda via libera a ricapitalizzazione da 1,1 mld

La Grande Unipol è sempre più vicina. Il cda della compagnia assicurativa  bologonese ha deciso ieri di dare esecuzione alla delega ricevuta dall’assemblea per procedere con l’aumento di capitale da 1,1 miliardi massimi in vista del riassetto (i dettagli dell’operazione saranno poi definiti in un successivo consiglio). Inoltre Unipol presenterà oggi al mercato il piano industriale congiunto, dopo averne tracciato le linee guida già a marzo parlando di utile 2015 a 1 miliardo e premi per 17,6 miliardi.

Intanto la Consob ha contestato a FonSai di non aver redatto il bilancio consolidato del 2011 secondo i principi contabili internazionali. Il cda avrà ora dieci giorni di tempo per rispondere: senza una spiegazione adeguata la Commissione potrebbe anche impugnare i conti della compagnia. Secondo fonti della società comunque, le poste controverse non avrebbero alcun impatto sul patrimonio netto o sugli indici di solvibilità anche se diversamente contabilizzate.

All’indomani del via libera dell’Antitrust, in cui si chiede alla Grande Unipol di non superare la soglia del 30% del mercato, si apprende intanto che l’entità delle possibili dismissioni sarà attorno agli 1,7 miliardi, rispetto agli 1,5 inizialmente ipotizzati. Ci saranno poi 18 mesi di tempo per la vendita della quota del 3,8% in Mediobanca che oggi fa capo al gruppo Fonsai, ma se non ci sono le condizioni la quota rimane nelle mani del fiduciario che avrà la quota senza poterne esercitare i diritti. Sul fronte delle authority deve intanto ancora arrivare l’ultimo verdetto Consob sul riassetto, con la decisione sull’Opa sulla Milano. Il responso è atteso la prossima settimana, e probabilmente arriverà dopo l’assemblea Fonsai di mercoledì.

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