Per la compagnia emiliana la data per l’aumento di capitale rimane fissata e non intende cambiarla, così come la scadenza del 20 luglio per la validità della sua offerta. Questo significa che se il cda di Premafin, convocato per il tardo pomeriggio, accetterà il parere del custode e convocherà l’assemblea, questa si dovrà tenere almeno dopo 30 giorni dalla convocazione. E quindi dopo la scadenza delle offerte già avanzate, rimettendo di fatto tutto in discussione. Anche perché nella vicenda si affacciano nuovi soggetti: Sator ha fatto sapere di avere risorse sufficienti per l’eventuale operazione di aumento di capitale e Palladio ha detto di avere il sostegno di un istituto finanziario di primario standing.
Negli ambienti finanziari era subito girata la voce che potesse essere Intesa SanPaolo, che si sarebbe andata a contrapporre a UniCredit, impegnata a sostenere il progetto Unipol, mentre altre fonti danno in arrivo le attese risposte Consob sulla vicenda entro la settimana, probabilmente nella giornata di giovedì. La principale è quella sull’esenzione dell’Opa a cascata sulla Milano Assicurazioni, obbligo che da più parti viene da tempo escluso. Ma sono ancora ora di lavoro per molti protagonisti della vicenda, a partire dai vertici Premafin.