Pf, il riassunto del primo semestre: giugno

Venerdì primo giugno a Roma l’Organismo per la tenuta dell’Albo dei promotori finanziari ha illustrato la sua relazione annuale. Qualche dato, giusto per riepilogare. Nel 2011, ha scritto l’Apf nel documento, si è registrata una flessione del numero degli iscritti, seppure più contenuta rispetto al biennio precedente. Al 31 dicembre 2011 gli iscritti all’Albo erano 54.581, con una riduzione del 3,3% rispetto al 2010, 34.347 dei quali attivi, al servizio di quasi quattro milioni di famiglie. Il calo degli iscritti ha interessato soprattutto i pf sotto i 30 anni e tra i 30 e i 40 anni.

Si conferma così il graduale invecchiamento della popolazione dell’Albo, un processo in atto dai primi anni 2000. L’età media degli iscritti è di 47 anni, un anno in più dei 46 anni rilevati nel 2010. Il 78% dei promotori finanziari ha un’età compresa tra i 40 e i 65 anni, mentre il 4% che supera i 65 anni. Con riferimento all’esperienza professionale, l’80% dei pf è iscritto all’Albo da oltre cinque anni e il 65% da più di dieci. La capacità dei promotori è provata dalla generazione anche nel 2011 di una raccolta netta positiva: attraverso di loro è allocato un patrimonio di 243 miliardi di euro. Per quanto riguarda le nuove leve, alle tre sessioni delle prove valutative che si sono tenute nel 2011 si sono iscritti 3.586 candidati. Agli esami hanno partecipato in 2.810: circa il 32% è risultato idoneo. In cifre, si parla di 888 persone. L’anno passato, l’età media degli iscritti ai test è stata di 34 anni. In crescita il numero dei laureati, considerando che da loro è arrivato il 40% delle domande. L’anno precedente, da questa categoria arrivò il 34% delle richieste. Il 30% dei candidati è donna.

La preparazione universitaria ha pesato sulle possibilità di successo alla prova: i candidati laureati l’hanno superata nel 37% dei casi contro il 28% degli aspiranti promotori diplomati. L’Apf segnala poi che l’accesso alla professione, soprattutto per i giovani, rimane difficile: nel 2011, il 78% degli idonei alla prova si è iscritto all’Albo e più del 40% non ha ottenuto il mandato da un intermediario. E sempre in tema di formazione e preparazione, il 14 e 15 giugno a Sorrento Efpa Italia, sotto la presidenza di Sergio Boido, ha proposto la convention per i dieci anni della sua attività: nacque nel 2002 per iniziativa di Anasf. All’epoca, ha ricordato Boido a BLUERATING, “la formazione era erogata dalle varie realtà sul mercato in modo non organico, spesso obbedendo a logiche commerciali, più funzionali al business dell’azienda che alla crescita professionale dell’operatore.

È quindi comprensibile e meritevole che l’associazione di categoria, già sensibile e attiva nel campo della formazione, abbia ritenuto di aderire a una neonata iniziativa atta ad assicurare un percorso organico di crescita professionale per l’intero settore”. Un settore in cui sempre più uomini e donne desiderano dare un upgrade al proprio curriculum professionale tramite, appunto, la certificazione. Altra novità del mese: giovedì 21 giugno è arrivato il via libera condizionato di Antitrust e Isvap all’aggregazione Unipol-FonSai. Il giorno dopo Bologna ha tenuto una conference call per illustrare il progetto di integrazione alla comunità finanziaria. Entrambi i gruppi hanno in pancia una rete di promotori finanziari: per Unipol c’è Unipol Banca, per Fondiaria Sai c’è Banca Sai. Secondo i calcoli fatti da BLUERATING, insieme hanno un esercito di 500 professionisti. Da tenere conto, però, che la maggior parte degli uomini delle due strutture – se non tutti – è anche agente assicurativo. E comunque, hanno fatto notare alcuni analisti a BLUERATING, difficilmente il rilancio della promozione finanziaria sarà una priorità dopo la complessa fusione. Capitolo fondi: da monitorare una data essenziale, di cui abbiamo diffusamente parlato sul numero 23. Si tratta dell’introduzione, il primo luglio, del Key investor information document, ossia il Kiid, la nuova documentazione informativa che andrà a sostituire il prospetto semplificato.

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