L’ORA DEI DEPOSITI – Conto deposito, ancora tu. Il comparatore online Facile.it ha analizzato i preventivi di conto deposito arrivati sul sito negli ultimi mesi e ha scoperto che, soprattutto in tempo di crisi, gli italiani sono pronti a mettere al sicuro somme anche di un certo livello: in media 19mila euro, vincolate per 15 mesi. A spingere i risparmiatori verso il conto deposito, di cui anche la Banca centrale europea ha sottolineato il boom, contribuiscono la rimodulazione delle aliquote fiscali (la tassazione sui depositi, liberi o vincolati che siano, è passata dal 27% al 20%) e l’esenzione dall’imposta di bollo di 34,20 euro per tutte le giacenze di valore inferiore ai 5mila euro. Ma a spingere per l’apertura dei conti di deposito sono anche gli istituti bancari, che cercano così di accaparrarsi la liquidità dei correntisti.
ALLA RICERCA DI CERTEZZE – “In una fase in cui ottenere un prestito o un mutuo è sempre più difficile”, spiega Lorenzo Bacca, responsabile dei prodotti finanziari di Facile.it, “la concorrenza tra gli operatori si gioca sul terreno degli strumenti di raccolta. Il risultato è che, pur di ribilanciare i loro assetti patrimoniali, le banche offrono prodotti il cui rendimento netto può raggiungere anche il 4% per somme vincolate per almeno 12 mesi. E il 4%, è bene ricordarlo, è un valore superiore a quello dell’inflazione”.
COME TROVARE QUELLO GIUSTO – Dunque, chi ha un po’ di risorse si guarda attorno e sceglie. Tre le strade che di solito portano all’apertura di un conto deposito: lo sportello della banca di cui si è già clienti, che verosimilmente proporrà il prodotto della casa; lo sportello di un’altra banca, che ragionevolmente farà lo stesso; Internet, dove un aiuto possono darlo i comparatori come Facile.it. Di solito non sono richieste garanzie per l’apertura, e l’attivazione non è subordinata a processi istruttori.
I MOTIVI DI UN SUCCESSO – Un’altra ragione che ha determinato l’impennata dell’interesse per i conti deposito è il fatto che se la banca presso cui è attivato il conto fallisce, la somma depositata è coperta da un fondo interbancario che garantisce il rimborso fino a 100mila euro. Il consiglio degli addetti ai lavori, per questo come per altri prodotti, resta comunque sempre lo stesso: documentarsi, ascoltare più di un consulente, non lanciarsi d’impeto sulla prima offerta che sembra fare al caso nostro. Quando si parla di soldi, la prudenza rimane la regola numero uno.