Julius Baer: utili in rialzo, ora si guarda alla Cina

UTILI IN RIALZO – Julius Baer ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto in rialzo del 12,8% a 221,4 milioni di franchi svizzeri (184,3 milioni di euro), contro i 193 milioni di franchi dello stesso periodo di un anno fa. Considerando però il pagamento di 50 milioni di euro che la banca ha dovuto fare lo scorso anno per chiudere una controversia con il fisco tedesco, l’utile netto risulta in calo del 10,6%. L’utile netto secondo i parametri Ifrs è aumentato invece del 19% a 175,5 milioni di franchi svizzeri dai 147,3 milioni di un anno fa.

ATTIVI GESTITI IN AUMENTO – Gli attivi gestiti sono aumentati del 5% a 178 miliardi di franchi, cifra record per la banca. Il totale degli asset dei clienti (compresi quelli sotto custodia) è salito del 4% a 269 miliardi di franchi. L’ascesa a questa nuova quota da primato, recita il comunicato della stessa società, è dovuta non solo alla raccolta netta di nuovi fondi, ma anche all’apporto positivo della performance di mercato e del quadro valutario. “La raccolta netta di nuovi fondi ha nuovamente beneficiato dei robusti contributi forniti dai mercati di crescita e dalle attività locali di private banking in Germania, ai quali si è aggiunto il modesto apporto positivo delle operazioni transfrontaliere in Europa e del business locale in Svizzera”.

RISCHI ZERO – Julius Baer
non presenta alcuna esposizione di tesoreria nei confronti di emittenti greci, portoghesi, spagnoli o irlandesi. A ciò si accompagna un impegno solo marginale in titoli del debito sovrano italiano.

L’ACCORDO CINESE –
La banca elvetica ha anche annunciato un accordo strategico con la Bank of China (Boc) finalizzato all’essere banca di riferimento dei reciproci clienti e per svolgere attività di marketing congiunte.

 

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