Bpm: semplificare e tagliare le parole d’ordine del piano industriale

VERSO LA BANCA UNICA – Bpm ha annunciato il nuovo piano industriale al 2015, focalizzato soprattutto sulla semplficazione societaria e sul taglio dei costi. Nello specifico il piano triennale della Popolare di Milano prevede la “creazione di una banca unica, commerciale, moderna e multicanale”, per consentire all’istituto di “tornare a essere la banca di riferimento dei nostri clienti nei nostri territori, con forte attenzione su rischi, capitale e liquidità per una crescita sostenibile nel lungo termine”.

SEMPLIFICARE E TAGLIARE – Piazza Meda prevede quindi un “rigoroso presidio dei costi”. Verranno ridotte del 70% le strutture organizzative di rete, scenderanno a tre da cinque i livelli gerarchici di rete, calerà del 35% il numero dei dirigenti e dell’80% il numero di consiglieri delle controllate. Sul fronte dei costi, il rapporto cost/income è atteso in discesa al 56% nel 2015.

COSTO DEL PERSONALE – La riduzione dei costi prevede un deciso intervento sul costo del personale (-10% al 2015), che interesserà circa 3mila dipendenti. Di questi, 2.300 saranno destinati a “piani di riconversione e formazione”, mentre 700 usciranno dalla banca con “un incentivo all’esodo di tutti coloro in possesso dei requisiti pensionistici” e l’adesione al fondo di solidarietà.

LE STIME DI UTILE – Per effeto di questi interventi la banca stima un utile netto consolidato al 2015 di circa 270 milioni, con Core Tier 1 oltre il 9% (+100 punti base), proventi operativi a 1,76 miliardi (+6,9% medio annuo) e costi a 980 milioni (-1,6%). Oltre al rafforzamento patrimoniale, Bpm punta anche a un rafforzamento della liquidità, con una riduzione del rapporto tra prestiti e depositi al 97% dall’attuale 102%.

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