Ubp: l’utile scende, ma crescono le masse

 UTILE NETTO IN CALO – Union Bancaire Privée, ha chiuso il primo semestre del 2012 con un utile netto consolidato di 70 milioni di franchi svizzeri (58,3 milioni di euro), in calo del 34% su anno. Il risultato – in linea con le aspettative della banca – comprende le spese d’integrazione legate alle acquisizioni di Abn Amro Bank e di Nexar Capital group. Le sinergie che ne conseguono, fa sapere Union Bancaire Privée, produrranno i loro effetti nel secondo semestre 2012. I proventi dell’attività ammontano a 344,5 milioni di franchi svizzeri (286,8 milioni di euro), che si confrontano con i 383,2 milioni di franchi di un anno prima, mentre il cost/income ratio consolidato del gruppo si colloca al 76%, nonostante le spese d’integrazione delle due società.

MASSE IN GESTIONE – Le masse in gestione si sono attestate invece al 30 giugno a quota 76 miliardi di franchi svizzeri (63 miliardi di euro), in crescita del 6% rispetto alla fine del 2011, un miglioramento a cui hanno contribuito gli apporti netti della clientela privata e istituzionale e l’andamento dei tassi di cambio e dei mercati, oltre all’acquisizione di Nexar Capital group. L’indice di capitalizzazione Tier 1 è pari al 23,5%.

IL COMMENTO DEL CEO DE PICCIOTTO – “Il primo semestre 2012 è stato caratterizzato  da una frenata dell’attività sui mercati difficili e da misure volte al controllo dei costi”, ha commentato Guy de Picciotto, ceo di Union Bancaire Privée, sottolineando che la solidità della banca non è stata intaccata dall’incertezza del contesto. “Il nostro atteggiamento proattivo ci posiziona favorevolmente per accogliere le sfide e resistere alle forti pressioni che pesano sulla piazza finanziaria elvetica”.

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