Unipol fa la gnorri e dice “non conosco alcun accordo tra Mediobanca e Ligresti”

NESSUN PRESUNTO ACCORDO – Unipol “comunica di non essere a conoscenza di alcun presunto accordo” fra la famiglia Ligresti, precedenti azionisti di riferimento Premafin, e Mediobanca nell’ambito del progetto di integrazione fra la compagnia assicurativa bolognese e il gruppo Premafin.

CONSOB CHIEDE CHIARIMENTI – Lo ha fatto sapere la stessa Unipol su sollecitazione della Consob, che ha richiesto alla società di rendere note al mercato le proprie valutazioni in merito alle recenti indiscrezioni di stampa. “Gli unici accordi stipulati nell’ambito del richiamato progetto di integrazione, conosciuti dal gruppo Unipol, sono quelli comunicati tempo per tempo al mercato”, puntualizza il gruppo bolognese.

IL SEQUESTRO DELLA PROCURA – La procura di Milano ha sequestrato questa settimana il testo di una presunta ipotesi di accordo tra Salvatore Ligresti e l’a.d. di Mediobanca Alberto Nagel, in cui l’ex patron di Premafin e FonSai avanza alcune richieste in cambio dell’uscita della sua famiglia dal gruppo. Nello specifico, riportano fonti investigative citate dall’agenzia di stampa Reuters, tra le clausole dell’accordo – di cui si sarebbe discusso il 17 maggio – Ligresti chiedeva come buonuscita il 30% di Premafin, pari circa a 45 milioni di euro.

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