Ing Direct crede nei conti deposito dei romani

ALLA SCOPERTA DEL CONTO DEPOSITO – Altro che “Senatus populusque romanus”: oggi la sigla Spqr sta a significare “sono parchi questi romani”. I tempi di vacche magre acuiscono la voglia di risparmio e di cautela. Così, anche a Roma e provincia i clienti delle banche scoprono il conto deposito. Lo certifica però non un report indipendente ma l’analisi della banca diretta Ing Direct, che in queste ore apre la seconda filiale capitolina, in via Tuscolana 975, e con l’occasione fa sapere di aver registrato in zona un aumento dei correntisti del 90% nel periodo compreso tra il 2006 e il 2011. Oggi, secondo le indicazioni fornite dalla stessa banca, il numero complessivo supera le 126mila unità.

L’OFFERTA DI ING DIRECT – Un esercito, insomma. Che – stando a quanto riporta Ing Direct – la quale ha praticamente lanciato il conto deposito e oggi propone il Conto Arancio, su cui i clienti adesso pagano l’imposta di bollo (vai qui per la notizia) – trova interessante l’offerta delle banche online non solo per i rendimenti ma anche per la competitività sul lato dei costi, complice la nuova tassazione sui conti di deposito, scesa dal 27% al 20%. Insomma, il messaggio che dopo le recenti novità Ing Direct vuole trasmettere è: al cliente la banca diretta conviene. E per dimostrarlo, Ing Direct propone qualche dato proveniente direttamente dal suo ufficio studi. Attenzione, però: prima di fare qualunque scelta di investimento è bene informarsi in modo approfondito presso la banca, possibilmente non limitandosi a sentire un solo istituto e consultando un professionista esperto, fidato e indipendente.

Quanto rendono 15.000 euro investiti per un anno in:

Conto corrente 22 euro
Bot 70 euro
Conto Arancio 255 euro
Conto Arancio nuovi clienti 525 euro

Risparmio conto corrente (costo medio annuo):

Unione europea 254 euro
Abi 114 euro
Media 184 euro
Conto Corrente Arancio 34,20 euro

Risparmio su mutuo (ipotesi su un mutuo medio di 135.000 euro a tasso variabile per 20 anni)

Istruttoria 350 euro
Perizia 250 euro
Assicurazione 600 euro
Spread 2.400 euro

Fonte: Ufficio Studi Ing Direct

NON FINISCE QUI – Alla luce dell’interesse dimostrato dai risparmiatori italiani per i conti deposito, ma più in generale per la banca online, Ing Direct ha deciso di aprire alcune filiali sul territorio. Forse per superare lo scoglio di un Paese ancora tecnologicamente pigro e digitalmente arretrato? “Con le filiali”, spiegano da Ing Direct Italia, “vogliamo rafforzare la visibilità del marchio e offrire ai clienti un’opportunità in più di accesso in caso di necessità o di consulenza vis-à-vis. Il modello Ing Direct non cambierà, continuerà a essere principalmente diretto: oggi con i soli canali a distanza abbiamo una capacità di accoglienza di 60mila persone ogni giorno, pari a una rete di circa 600 filiali. Non ci attendiamo che queste proporzioni cambino, al contrario prevediamo una crescita ulteriore sui canali diretti proprio grazie alla presenza fisica”.

LE NUOVE FILIALI – Le filiali dell’era del web 3.0 puntano su self service, operazioni gratuite e consulenza. Sulla scia dell’esperienza del nord Europa arrivano le casse automatiche, con cui i clienti possono in totale autonomia prelevare e depositare contanti e assegni, consultando il conto senza le limitazioni imposte dal circuito bancomat. Tutte le operazioni tipiche di una filiale possono essere eseguite o in modalità self service o attraverso agenti della banca. I punti vendita sono senza carta: non c’è quindi bisogno di firmare alcun documento cartaceo perché il cliente può confermare tutte le operazioni inserendo le credenziali che usa per accedere al conto tramite canali diretti: tutto sarà memorizzato e archiviato in formato elettronico e consegnato al cliente solo in caso di richiesta specifica. Le operazioni in filiale sono gratuite.

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