NO DEL CONSIGLIO DI STATO – Anche il Consiglio di Stato, dopo il Tar, ha respinto il ricorso di Sator e Palladio, che avevano chiesto di sospendere per vizi di procedura l’autorizzazione data dall’Isvap a Finsoe (Unipol) ad assumere la partecipazione di controllo nel capitale sociale di Premafin Finanziaria e delle società assicurative da essa controllate. La richiesta avanzata dai due fondi rera già stata bocciata lo scorso 11 luglio dal Tar.
NESSUNA ANOMALIA NELLE PROCEDURE DELL’ISVAP – Nella decisione dei giudici amministrativi si spiega che il ricorso di Sator e Palladio è stato respinto perché non sono state ravvisate anomalie nelle procedure adottate dall’Isvap per decidere sulla pratica e neanche vizi nelle motivazioni. “Non emergono elementi tali da far ritenere sussistenti vizi procedimentali delle determinazioni dell’Isvap in particolare tenuto conto della necessità di contemperare l’intreccio di competenze tra il Servizio Vigilanza I e il Servizio Vigilanza II con l’unitarietà del procedimento e della conseguente legittima costituzione di un team istruttorio di cinque dirigenti e dodici funzionari sotto la direzione del vice direttore generale”, scrivono i magistrati del Consiglio di Stato. Per i giudici amministrativi, inoltre, in merito “alle censure riguardanti l’adeguatezza, la giustificabilità e la motivazione delle determinazioni dell’Isvap, non emergono in questa sede elementi tali da far ritenere sussistenti i dedotti vizi di eccesso di potere”.
OGGI SI CHIUDONO GLI AUMENTI DI CAPITALE – Intanto oggi si concludono gli aumenti di capitale di Unipol e Fondiaria Sai, iniziati con la vendita dei diritti e dei nuovi titoli lo scorso 16 luglio, in ritardo di una settimana dalla data inizialmente fissata. Già da due sedute è possibile vendere le nuove azioni, mentre una successiva asta consentirà di collocare sul mercato i titoli inoptati, che potrebbero essere di misura significativa nel caso di FonSai.