OGGI E DOMANI IL CONFRONTO – Mps incontrerà oggi e domani i sindacati per discutere il contestato piano industriale approvato a giugno da Rocca Salimbeni, che ha già scatenato forti proteste. La convocazione alle Rsa delle sigle sindacali – Dircredito, Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil, Sinfub, Ugl, Uilca e Unità Sindacale Falcri-Silcea – era già stata preannunciata dalla nuova responsabile delle risorse umane di Mps, Ilaria Dalla Riva, durante lo sciopero dei dipendenti dello scorso venerdì 27 luglio.
TAGLI E CHIUSURE – Oggetto del confronto di martedì e mercoledì all’Auditorium di Siena saranno in particolare le ricadute occupazionali del piano 2’12-2015: la chiusura di 400 sportelli e gli oltre 4.600 esuberi che, secondo i sindacati, sono in gran parte frutto delle esternalizzazioni del back office (2.300 lavoratori) e della cessione delle società del Gruppo Biver, Consum.it e ramo leasing .
CESSIONE POP. SPOLETO – Intanto Banca Mps ha anche fatto sapere che porterà a termine la cessione della propria partecipazione in Banca Popolare di Spoleto entro sei mesi. La precisazione è arrivata, “anche su richiesta” della Consob, dopo la disdetta, annunciata lo scorso 27 luglio, del patto parasociale con Spoleto credito e servizi società cooperativa (Scs) relativo alla Banca Popolare di Spoleto. “Come conseguenza della disdetta, Scs ha l’obbligo di acquistare, o far acquistare (nel caso della partecipazione in Scs), dette partecipazioni entro sei mesi dalla data della disdetta”, spiega Mps.