FonSai-Unipol, parte il cantiere della fusione

LE TAPPE DEL PROCESSO – Prendono il via i lavori di integrazione tra Unipol e FonSai. Gli amministratori delegati delle due compagnie, Carlo Cimbri ed Emanuele Erbetta, hanno illustrato a circa 150 manager di primo livello le tappe del processo che porterà alla nascita della prima compagnia italiana nel ramo danni e della sesta in Europa. “Siamo un gruppo unico, ora è il tempo di rimboccarci le maniche e lavorare”, ha detto Cimbri.

BLACKROCK AL 5% DI UNIPOL – Intanto Blackrock ha preso posizione nell’azionariato della compagnia bolognese prima dell’aumento con una quota del 5%, mentre non è noto se il fondo americano abbia rilevato anche diritti per mantenere la posizione, in caso contrario destinata a diluirsi allo 0,23%. L’ingresso di investitori istituzionali è comunque un segnale positivo, scrive l’agenzia di stampa Ansa, e non a caso Unipol ha chiuso la seduta in rialzo del 5,1%, a quota 1,95 euro, a ridosso del prezzo di 2 euro a cui verrà offerto l’inoptato dalle banche.

ASTA DOPO FERRAGOSTO – L’obiettivo è trovare nuovi investitori anche per gli 800 milioni di euro di inoptato dei due aumenti, di cui 660 milioni in carico alle banche del consorzio di garanzia. L’asta dei diritti si terrà dopo Ferragosto, probabilmente a partire dal 27: per vedere se spunteranno nuovi soci occorrerà però aspettare la ripresa della piena attività dei mercati.

COSTITUITO IL COMITATO DI INTEGRAZIONE – La riunione di ieri intanto è servita a costituire il comitato di integrazione, affidato a due manager di primo piano di Unipol e FonSai, e a costituire i numerosi cantieri tematici, con i rispettivi referenti, che dovranno fare delle due compagnie un gruppo unico in vista della fusione a quattro con la Milano e Premafin all’inizio del 2013. Dopo una prima parte dell’incontro dedicato alla conoscenza dei gruppi dirigenti, “le persone indicate dalle rispettive aziende si sono messe insieme per impostare il programma dei prossimi mesi per condividere, definire e anche arricchire il piano industriale”, ha spiegato Cimbri, ostentando tranquillità sul progetto Grande Unipol in relazione alle inchieste delle magistratura e agli accertamenti della Consob.

CIMBRI TRANQUILLO SULLE INCHIESTE – “Non sono preoccupato, non vedo elementi” che possano intralciare la fusione a quattro, ha detto il manager. “Sappiamo quello che abbiamo fatto, e su quello che abbiamo fatto siamo totalmente sereni”. Intanto si riunirà probabilmente il 5 settembre il cda di Mediobanca in cui Nagel informerà il consiglio sulla vicenda della buonuscita segreta che l’ha portato a essere indagato per ostacolo all’attività di vigilanza.

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