Effetto balena di Londra su JP Morgan, utile rivisto al ribasso

CONTI TRIMESTRALI RIVISTI JP Morgan ammette ufficialmente l’impatto della maxi perdita da trading e rivede al al ribasso i suoi risultati del primo trimestre. Dopo aver concluso che il valore delle posizioni sui derivati di un suo desk di trading a Londra era stato in origine sovrastimato, il colosso ha presentato alla Sec il documento di rettifica, in cui spiega che il profitto netto nel primo trimestre è stato di 4,92 miliardi di dollari, ossia 459 milioni di dollari meno di quanto riportato in origine. La riduzione riflette per quest’anno una perdita al netto delle tasse di quasi 6 miliardi di dollari, proveniente dallla cosiddetta “balena di Londra” all’interno del Chief investment office della banca.

RITARDO SUL BUYBACK – Nello stesso documento è riportato come JP Morgan speri di ricominciare il programma di buyback delle sue azioni a partire dal primo trimestre 2013, ossia circa tre mesi dopo rispetto agli obiettivi dichiarati dal ceo Jamie Dimon a luglio. Il programma di riacquisto di azioni proprie era stato sospeso a maggio, con la banca impegnata a ricostruire il patrimonio perso nel trading sui derivati.

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