L’utile di Unipol balza del 112% nel semestre, ma S&P taglia il rating

UTILE IN CRESCITA DEL 112%Unipol porterà in dote a FonSai – con cui si appresta a convolare a nozze nell’ambito della fusione a quattro con anche Milano Assicurazioni e Premafin -  un utile semestrale di 121 milioni di euro, in aumento del 112% sullo stesso periodo del 2011 e con un margine di solvibilità salito da 1,4 a 1,6 volte il minimo regolamentare. Il combined ratio, includendo l’impatto degli eventi di natura catastrofale tra cui il terremoto in Emilia, è migliorato al 95,5% dal 99% del primo semestre 2011, mentre la raccolta premi danni è pari a 2,15 miliardi circa, in calo del 2,3%. Al 30 giugno l’esposizione in titoli governativi italiani ammonta a 10,3 miliari di euro con un valore di mercato pari a 9,89 miliardi. I risultati, in linea con le previsioni nonostante il sisma in Emilia, sono stati accolti positivamente dal presidente, Pierluigi Stefanini, e dall’amministratore delegato, Carlo Cimbri.

S&P FA LA GUASTAFESTE – Intanto Standard & Poor’s ha preso le misure sulle due compagnie coinvolte nel progetto Unipol-Sai, alzando il rating di FonSai e della sue controllate da B a B+, con creditwatch rivisto a positivo grazie “all’adeguatezza patrimoniale” ripristinata dall’aumento di capitale, e abbassando quello di Unipol Assicurazioni da BBB+ a BBB a causa viceversa di un profilo di rischio finanziario indebolito dall’impegno assunto nell’operazione. Il creditwatch resta negativo perchè il piano di integrazione presenta “alti rischi di esecuzione e incertezze finanziarie e, se eseguito, potrebbe indebolire ulteriormente” il profilo di rischio di Unipol. Valutazioni contestate dalla compagnia bolognese, secondo cui S&P “non rappresenta correttamente la situazione economica, finanziaria, patrimoniale ed industriale del gruppo”.

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