Mediobanca rimette mano al dossier Generali

LA QUOTA IN GENERALI – Una discesa di Mediobanca dal 13,2% attuale sotto il 10% nelle Generali non è più un argomento proibito per i vertici della banca d’affari già da tempo. Ma negli ultimi giorni, scrive il quotidiano MF, il piano avrebbe subito un’accelerazione. E non tanto per la vicenda giudiziaria legata al caso FonSai, che ha coinvolto l’a.d. di Piazzetta Cuccia Alberto Nagel, quanto per il cambio al vertice del Leone, che ha come obiettivo il rilancio della compagnia e del titolo.

L’INCHIESTA SUL MANAGER – Secondo quanto risulta a MF, il management di Mediobanca, dopo avere avviato un’ampia riflessione sulle partecipazioni strategiche confrontandosi con il cda già a giugno e luglio, avrebbe iniziato a sondare l’umore di alcuni investitori istituzionali, prevalentemente italiani, per verificare un eventuale interesse nel Leone, rilevando parte del 3,2% che la banca dovrebbe mettere sul mercato per calare attorno al 10%, pure in vista dell’entrata in vigore di Basilea 3. I tempi, comunque, non sarebbero stretti.

GLI SCENARI – L’idea sarebbe aspettare il nuovo piano industriale del Leone, su cui è al lavoro il ceo del gruppo Mario Greco. Possibile, spiega dunque il quotidiano, che l’operazione possa entrare nel vivo verso la fine dell’anno o nei primi mesi del 2013. La contrazione di Mediobanca in Generali, di cui la banca d’affari resterebbe primo socio, si inserirebbe nel solco tracciato dalla squadra di Nagel, che dovrebbe portare a una valorizzazione dell’attività bancaria rispetto a quella di holding.

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