Salvataggio in salita per Sopaf: il cavaliere bianco non spunta all’orizzonte

VERSO IL CONCORDATO LIQUIDATORIO – Resta il concordato liquidatorio l’opzione più probabile per Sopaf che, nel corso dell’assemblea tenutasi ieri, ammette di aver avuto contatti solo preliminari con potenziali controparti. “Ci sono stati contatti molto preliminari con una serie di controparti, in fase talmente preliminare da non poterli considerare nelle trattative che ci hanno portato a dare al mercato indicazione di concordato liquidatorio” come opzione prevalente, ha detto l’a.d. Giorgio Magnoni, dopo che la settimana scorsa il cda della finanziaria che ha in pancia il 47,5% di Banca Network Investimenti ha deliberato di chiedere l’ammissione alla procedura di concordato preventivo.

SLITTA LA NOMINA DEI LIQUIDATORI – L’assemblea comunque non si è pronunciata sulla nomina dei liquidatori, nella speranza di ruscire a procedere con un concordato in continuità. La domanda di concordato, ha detto ancora Magnoni, dovrebbe essere depositata nei prossimi due o tre giorni.

UN’ALTRA FIAMMATA IN BORSA – Intanto ieri il titolo Sopaf ha registrato in Borsa un altro balzo del 22% dopo i forti rialzi dei giorni precedenti: da venerdì, quindi in tre sedute, la corsa è stata del 77%.

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