B. Generali rinnova Liguria e Toscana

Durante la 69esima edizione dell’Italian Open di golf soldi&bluerating ha intervistato Filippo Di Leone, area manager di Banca Generali per Sardegna, Piemonte, Valle d’Aosta e una parte della Toscana.
Avete intenzione di reclutare nuovi pf?
Per ora in tutto siamo circa 160. Non reclutiamo per aumentare il numero ma facciamo delle riflessioni sulla qualità. I colleghi con cinque, sei o sette milioni di portafoglio devono cercare di incrementare le proprie masse in un mercato estremamente selettivo.
Che genere di pf cercate?
Noi orientiamo la nostra selezione su professionisti dalle comprovate competenze in linea alle posizioni della nostra rete che può vantare quasi 17 milioni di masse pro-capite. L’obiettivo anche per la mia area di competenza è quello di accompagnare nel percorso di crescita tutti i professionisti su livelli importanti. In questo momento stiamo osservando con attenzione i consulenti provenienti da prestifgiose realtà bancarie. Molti di loro hanno già un buon portafoglio ma prima di affrontare le potenziali opportunità da consulenti finanziari devono mettersi in discussione e superare l’esame di categoria. Per agevolare questa transizione Banca Generali ha creato una serie di servizi, in termini di formazione e assistenza, per supportare l’avvicinamento di certe figure professionali.
Quanti ne volete reclutare?
Il gruppo Banca Generali ogni anno punta a inserire circa 50 o 60 consulenti livello nazionale. Ogni area ha obiettivi di 7-8 candidature. Nel 2012 stiamo continuando a vedere potenziali profili di elevato standing provenienti da altri isituti senza dimenticare però anche qualche innesto proveniente da reti concorrenti.
Tra le regioni che lei gestisce quale va meglio?
Il Piemonte sta facendo bene e anche la zona di competenza in Toscana segna forti miglioramenti. È forse quella che ha performato di più anno su anno. Anche lì abbiamo iniziato a fare un processo di riorganizzazione della rete. Entro il mese prossimo ad esempio apriremo a Lucca nuovi uffici con spazi polifunzionali per i consulenti. Anche in Liguria ci apprestiamo ad effettuare interventi ad hoc, in particolare nelle zone ad Ovest di Genova dove, a differenza degli istituti tradizionali, stiamo studiando una nuova apertura.
Puntando sulla qualità, i vostri pf non saranno giovanissimi?
In realtà in Banca Generali, a differenza di altre blasonate strutture dove ho avuto modo di confrontarmi in passato, l’età media della rete è un po’ più bassa, intorno ai 48-49 anni. Il tema oggi è come iniziare a fare promozione partendo da zero, alla luce di margini sempre più stringenti per i professionisti. Siamo favorevoli proprio al ripristino del praticantato che favorisce l’inserimento iniziale. In termini di supporto abbiamo poi sviluppato una serie di controlli interni accurati per monitorare costantemente le attività dei professionisti, isolando eventuali criticità ed intervenendo col supporto adeguato a riguardo.
Quest’anno la sua area come sta andando?
Le difficoltà non sono mancate ma siamo soddisfatti. La raccolta rappresenta un buon risultato, intorno ai 60 milioni, considerando che stiamo ristrutturando in parte la Liguria e appunto la Toscana.
Quale target ha come masse?
Entro il prossimo biennio abbiamo in programma di crescere di un ulteriore 15% in termini di masse superando abbondantemente i due miliardi.

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