Dopo la pubblicazione delle linee guida dell’Esma (European Securities and Markets Authority) sull’applicazione della Mifid 2 nelle attività di vendita dei prodotti finanziari (leggi qui la notizia), Bluerating ha raccolto un commento di Mario Ambrosi, presidente Efpa Italia, la filiale italiana dell’associazione europea dei financial planner. Ecco, di seguito il commento di Ambrosi.
Nel “Final Report” di Esma riguardante “Guidelines on MiFID II product governance requirements” datato 2 giugno, l’autorità tiene conto dei 102 rapporti ricevuti dal “Securities and Markets Stakeholder Group” in seguito alla richiesta contenuta nel Consultation Paper (CP) del 5 ottobre 2016 che, come è noto , tende a garantire condizioni assimilabili nei vari paesi per agevolare l’attività transfrontaliera. Da una prima lettura del testo sembrano risolti alcuni temi relativi alla dicotomia tra l’approccio del singolo prodotto e quello riferito all’intero portafoglio, con alcuni chiarimenti in particolare alla distribuzione di fondi e Sicav (OICR). Inoltre, la direttiva chiarisce alcune criticità nella distribuzione di prodotti tramite piattaforme automatiche che, ragionando per algoritmi, possono fornire soluzioni che non tengono conto di alcuni aspetti non preventivamente classificati del cliente. Mentre altri chiarimenti attesi su strumenti come ad esempio quelli relativi ai PRIPS, sono lasciati alle indicazioni dei regolatori nei singoli Stati membri.