Bpm, Uilca: ok all’accordo sugli esuberi se i manager si riducono i compensi

LE CONDIZIONI PER UN ACCORDO – I sindacati aprono a un accordo con Bpm sugli esuberi a patto che i manager della banca si taglino i compensi. A dettare le condizioni per un’intesa con l’azienda, dopo l’ennesimo nulla di fatto al tavolo delle trattative (qui la notizia) è la sigla sindacale Uilca. “Solidarietà, equità con riduzione dei compensi dei manager, stabilizzazione dei lavoratori precari, revisione del piano d’impresa, conferma dell’esistenza di un contratto integrativo aziendale e coerenza con le misure di settore”, si legge in un comunicato della Uilca, che si definisce “sindacato di maggioranza relativa” all’interno dell’istituto milanese.

UILCA: IL MANAGEMENT DIA L’ESEMPIO
– L’organizzazione dei lavoratori parla poi di “comportamento ondivago” dei vertici di Bpm, “soprattutto dei responsabili dell’ufficio personale, che insiste nel tentativo di attaccare l’impianto cooperativistico della banca e di dividere i lavoratori. La Uilca non permetterà tutto ciò e ribadisce che un eventuale accordo dovrà in ogni caso essere coerente con quelli raggiunti in altre banche, per non creare sperequazioni nel settore”. Il management, continua la nota, “è il primo responsabile di quanto sta accadendo, mentre dovrebbe essere il primo a dare un esempio, rivedendo il piano d’impresa e riducendosi gli esorbitanti compensi che percepisce, fuori dalla media del settore”.

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