DISCUSSIONE AL SENATO – Prosegue alla commissione Industria del Senato la discussione sul decreto Crescita, che dovrebbe alla fine contenere un emendamento favorevole ai promotori finanziari facendo di fatto cadere l’obbligo di iscrizione all’elenco degli agenti in attività finanziaria tenuto dall’Oam. Come anticipato tempo fa da BLUERATING (vai qui per la notizia), il Senato è alla ricerca di una soluzione. Secondo quanto riporta oggi il quotidiano MF/Milano Finanza, a rilanciare la proposta di una modifica al decreto legislativo 169/2012 – che obbliga i promotori finanziari, già iscritti a un Albo vigilato dalla Consob e al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi (Rui), ad aderire anche al nuovo registro – è stata la settimana scorsa la senatrice del Pd Maria Leddi.
EMENDAMENTI SOTTO ESAME – La senatrice Leddi è stata, in passato, tra i quattro senatori che hanno promosso l’interrogazione sul tema rivolta al ministero dell’Economia (vai qui per i dettagli), interrogazione alla quale il ministero ha risposto confermando in sostanza l’obbligo (vai qui per la notizia). Su iniziativa della senatrice, giovedì 15 novembre l’assemblea plenaria – riunita per discutere di un altro disegno di legge – ha affrontato il tema dell’obbligo previsto per i promotori finanziari, arrivando con voto unanime a promuovere un ordine del giorno per impegnare il governo a modificare la norma dando parere positivo nell’ambito dell’esame presso la commissione Industria sugli emendamenti presentati dalle diverse parti politiche.
LA SVOLTA SI AVVICINA – L’emendamento della senatrice Leddi, firmato anche da Rosario Giorgio Costa, Franco Cardiello, Cosimo Gallo del Pdl ed Elio Lannutti dell’Italia dei Valori, mette in chiaro in particolare che “non costituisce esercizio di agenzia in attività finanziaria la promozione e il collocamento di contratti relativi alla concessione dei finanziamenti o alla prestazione di servizi di pagamento da parte dei promotori finanziari iscritti all’Albo”. Gli emendamenti, sempre secondo quanto scrive MF/Milano Finanza, dovrebbero essere discussi e votati entro questa settimana.