VIA DAI TITOLI DI STATO TARGATI PIIGS – Nel primo semestre dell’anno, le maggiori banche europee hanno ridotto l’esposizione ai titoli di Stato dei cosiddetti Piigs – ossia Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna – fino a raggiungere i 276 miliardi di euro, rispetto ai 325 miliardi di fine giugno 2011. Lo rivela, secondo quanto riporta la Reuters, lo studio dell’ufficio R&S di Mediobanca, che analizza i dati dei primi sei mesi dei 20 principali istituti europei. Tra questi, UniCredit e Intesa Sanpaolo.
FUGA DALL’ITALIA E DALLA GRECIA – I cali più evidenti riguardano i titoli di Stato italiani (-22,5 miliardi) e greci (-19,7 miliardi). Questi ultimi, in particolare, sono quasi completamente scomparsi dai bilanci per effetto di svalutazioni o cessioni. L’alleggerimento sui titoli di Stato italiani sarebbe stato superiore se Intesa Sanpaolo non avesse utilizzato il 39% dei 36 miliardi raccolti alle due aste Ltro della Banca centrale europea per acquistarne ulteriori quote.
L’ESPOSIZIONE ATTUALE – L’esposizione ai Piigs, per le banche europee, rappresenta il 23,7% dei mezzi propri, con una soluzione molto difforme e più gravosa per quelli italiani e spagnoli, superiore al 150% del patrimonio netto per Intesa Sanpaolo e al 65% per UniCredit. Rispetto al 30 giugno 2011, la riduzione dei titoli spagnoli è stata limitata per via degli acquisti del Banco Santander, che hanno compensato le cessioni degli istituti transalpini.