Generali, per il nuovo bond la domanda supera i nove miliardi di euro

RICHIESTA ALTA PER IL BOND – È andato a ruba il bond subordinato trentennale da 1,25 miliardi di euro al 7,75%, richiamabile dopo 10 anni, lanciato ieri da Generali. La richiesta arrivata dagli investitori ammonta a 9 miliardi di euro, con l’86% del collocamento sottoscritto da investitori internazionali. L’emissione è totalmente computabile a capitale ai fini Solvency I ed economic solvency: lo spazio residuo per questo tipo di strumenti è di circa un miliardo di euro, per cui la compagnia potrebbe emettere altre obbligazioni di questa natura fino a un massimo di un miliardo di euro. L’emissione di ieri si confronta con il bond da 750 milioni di euro a emesso a luglio con cedola del 10,125%.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI – “Questo strumento, che porta il totale dei prestiti subordinati a circa 8 miliardi di euro, ha avuto una ricezione molto buona”, hanno commentato gli analisti di Intermonte, sottolineando l’impatto positivo di quasi 7 punti percentuali al margine di solvibilità. “Diminuiscono ulteriormente i rischi di aumento di capitale per Generali”, osservano ancora gli espertim confermando il giudizio “interessante” con target price a 15,5 euro in vista della presentazione del business plan del 14 gennaio prossimo.

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