Bpm trova la quadra con i sindacati: c’è l’accordo sugli esuberi

C’E’ L’ACCORDO SUGLI ESUBERI – Bpm ha annunciato ufficialmente di aver firmato un accordo quadro con i sindacati sugli esuberi previsti nel piano industriale 2012-2015. L’intesa, siglata dalla delegazione di gruppo delle organizzazioni sindacali (Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil, Sinfub, Ugl Credito, Uilca e Falcri) prevede la riduzione dell’organico del gruppo di 700 unità attraverso esodi volontari.

I DETTAGLI DELL’INTESA –
In particolare “la procedura sindacale, avviata lo scorso 9 agosto, ha l’obiettivo, tra le altre cose, di raggiungere un contenimento strutturale del costo del lavoro stimato in 70 milioni di euro” spiega Bpm, ricordando che “il raggiungimento degli obiettivi consentirà al gruppo di poter accogliere nuova occupazione giovanile, partendo dalla stabilizzazione degli attuali rapporti a tempo determinato”.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI –
“Il piano di taglio costi del personale permetterà alla banca di risparmiare 70 milioni di euro l’anno entro il 2015, noi stimavamo 55 milioni”, hanno commentato gli analisti di Intermonte. “Si tratta di una buona notizia, soprattutto perché viene meno la minaccia di scioperi o agitazioni sindacali. Manteniamo un atteggiamento di prudenza sulla Bpm in quanto ora l’attenzione si sposta sugli esiti dell’ispezione della Banca d’Italia: è possibile che a seguito dei rilievi della sorveglianza, la banca debba procedere con nuove svalutazioni. Resta il dubbio sulla capacità di rimborso dei 500 milioni di euro di Tremonti Bond nel 2013”.

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