Il fantasma dello spread torna a spaventare i promotori finanziari

SPREAD DI NUOVO ALLE STELLEBorsa e spread sulle montagne russe nell’ultima settimana, complice la decisione del premier italiano Mario Monti di dimettersi subito dopo l’approvazione della legge di stabilità, comunicata nel corso del weekend appena trascorso. Solo una settimana fa i promotori finanziari potevano rallegrarsi di un calo del differenziale tra Btp e Bund sotto quota 300 punti, ai minimi dallo scorso marzo, un dato che lasciava intravedere un allentamento delle tensioni e, di conseguenza, un possibile ritorno dei risparmiatori sui mercati finanziari.

MONTI LASCIA L’INCARICO –
Ma dopo solo una manciata di giorni sono cambiate di nuovo tutte le carte in tavola. Prima la decisione del Pdl di Silvio Berlusconi di ritirare l’appoggio al governo e di non votare la fiducia in due occasioni alla Camera e al Senato. Poi la mossa di Monti, che rimetterà il mandato prevedibilmente tra 8-9 giorni, non appena arriverà il via libera del Parlamento alla legge di Stabilità. Così oggi il differenziale di rendimento tra decennali italiani e tedeschi è risalito fino a sfiorare quota 360 punti base, il livello più alto dal 9 novembre scorso, dopo un’apertura a 349 punti base e una chiusura di venerdì a 325.

TORNA IL PANICO SUI MERCATI – Parallelamente, il rendimento sul dieci anni italiano si attesta in area 4,90%, massimo dal 20 novembre. Mentre Piazza Affari va a fondo trascinata al ribasso dai titoli bancari. “Il mercato è teso e scomposto. La situazione è di nuovo difficile e molto delicata. Chi può inizia a vendere. Altri stanno pensare che cosa fare e soprattutto quali prospettive politiche si aprono”, commenta un analista interpellato dall’agenzia di stampa Reuters. Intanto stasera sarà annunciata l’asta a medio termine di giovedì 13, con l’attesa del nuovo Btp a tre anni con scadenza dicembre 2015.

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