Copernico, nel futuro? Etica e un po’ di leasing

Quest’anno sarà il migliore anno di sempre in termini di ricavi, peraltro in un periodo di crisi generale”. È così che Saverio Scelzo, presidente e amministratore delegato di Copernico sim, riassume il 2012 della società. “Posso anticipare che riporteremo il fatturato migliore di sempre, e probabilmente andrà così anche per l’utile. E questo fa della Copernico una delle poche sim in attivo”.

Quanti sono oggi i vostri promotori?
L’obiettivo che ci diamo per il futuro, come ce lo siamo dati per il passato, è quello di una crescita lineare, sostenibile e realistica. Lo scorso settembre eravamo a 87 promotori finanziari, contavamo di allargare la squadra ad almeno 90 entro la fine del 2012. Oggi ne abbiamo 94, e alla chiusura di quest’anno intendiamo raggiungere i 110. Ma non ci fermeremo là. A fine 2014 saremo a 140 professionisti.

Sempre puntando sui giovani, giusto?
Noi li accompagniamo all’esame, con una quota di superamento della prova del 95% al primo o al secondo turno.

Nuovi ingressi in vista nella rete?
A Milano, a Genova e presto anche a Bari, dove entrerà un senior, ma al momento preferisco non aggiungere altro. E poi non amo chiamare la nostra “una rete”. Perché, come dico sempre, la rete è per i pesci. Non parlerei nemmeno di reclutamento, ma di accoglienza. Da noi funziona che il senior ci contatta e, se è convinto, poi si ferma. I giovani interessati a fare questo lavoro, invece, ci mandano il loro curriculum. Devono avere in linea di massima tra i 27 e i 30 anni e preferibilmente devono essere laureati a pieni voti. E, ovviamente, devono essere motivati a fare la libera professione.

E sulle società partner?
Oggi abbiamo 40 case di investimento e in distribuzione circa 3.000 prodotti. Oggi stiamo pensando a qualcosa di etico e sostenibile, e potremmo annunciare due accordi con altrettante società specializzate nel settore entro il primo semestre di quest’anno.

Eventi in calendario?
Uno a Bari a fine febbraio e uno a Genova entro aprile sulla consulenza fee only. Pensiamo di portare un gruppo di promotori “copernicani” a New York per un approfondimento sul mondo della consulenza negli Usa. Stiamo pensando poi di interessarci anche di leasing come consulenti nella rinegoziazione verso condizioni migliori in termini di congruità dei canoni pagati. Insomma, un lavoro di ristrutturazione del debito al fianco dei clienti imprenditori verso le banche e le società di leasing senza vendere il prodotto, perché questo ci metterebbe in conflitto d’interesse.

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