Unipol-Sai, il promotore ripartirà sotto il nuovo brand

IL RUOLO DELLA PROMOZIONE FINANZIARIA – Domanda: che ruolo avrà la promozione finanziaria in Unipol-Sai? Proviamo a chiederlo direttamente a Unipol, che poi tra le due è la realtà aggregante. Ci rispondono che i tempi sono ancora prematuri per parlarne. Per abbozzare una risposta, interpelliamo allora qualche osservatore del mercato. L’ultima volta che lo abbiamo fatto, un anno fa, qualcuno commentò: “Due debolezze non fanno una forza”. Il riferimento era, appunto, alle due reti di promozione finanziaria delle banche controllate, ossia Unipol Banca per Bologna e Banca Sai per Torino.

UNA NOTEVOLE RIPRESA DI INTERESSE– A un anno di distanza, le impressioni degli esperti sentiti non sono altrettanto cupe. “Se ci guardiamo attorno, notiamo una notevole ripresa di interesse da parte delle banche verso i promotori finanziari”, evidenzia uno specialista. Esempi, in effetti, non mancano. C’è Banca Monte dei Paschi di Siena che, al di là del ciclone nel quale è finita per via della passata gestione, a ottobre ha visto i promotori finanziari incontrare il presidente Alessandro Profumo e l’amministratore delegato Fabrizio Viola, che hanno insistito sul rilancio della rete. Si rivedranno – Profumo, Viola e i pf – in un roadshow nazionale che secondo le anticipazioni dovrebbe partire a marzo e concludersi in estate. E poi c’è il caso della Banca Nazionale del Lavoro, che da poco meno di due mesi è tra le associate di Assoreti: sembra che il responsabile della divisione retail e private Marco Tarantola stia seguendo la messa a punto di una nuova rete di promotori finanziari, dopo l’esperienza con Bnl Investimenti, venduta a RasBank nel 2004. “Nulla vieta”, ne ricava il primo osservatore, “che possa succedere lo stesso in casa Unipol-Sai”. Anche perché una rete di promotori si sviluppa con costi minori rispetto a un canale di filiali con relativi dipendenti. I quali, a dirla tutta, in questi mesi stanno invece perdendo il posto, in una logica di snellimento che sta travolgendo tutto il settore.

I PF NON HANNO NULLA DA TEMERE –
“I pf di Unipol Banca e Banca Sai non hanno nulla da temere”, dichiara un secondo osservatore. “Certo, il marchio Banca Sai andrà a sparire e alla fine ci sarà un’unica rete sotto il brand Unipol. Ma, mettendo insieme le due esperienze, la promozione finanziaria rimarrà”. Già lo scorso anno evidenziavamo come i numeri fossero sbilanciati a favore di Bologna. “È Golia contro Davide, e stavolta vincerà Golia”, commenta il secondo esperto interpellato, “perché compra e per le sue dimensioni”. Tutto prevedibile. Com’è prevedibile che, al lordo delle uscite – sempre fisiologiche, in operazioni del genere – la rete che nascerà dall’unione conterà circa 400 pf. Mentre scriviamo, il sito della Consob rivela che Unipol Banca ha 233 iscritti all’Albo e Banca Sai ne conta 162.

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