Promotori, anche Azimut sotto la lente del Fisco

ACCERTAMENTI – L’Agenzia delle Entrate, che ha chiesto a Mediolanum il pagamento di oltre 340 milioni di euro per un contenzioso fiscale (qui la notizia), ha avviato verifiche anche a carico di alcune società del gruppo Azimut in relazione agli esercizi 2005, 2006 e 2007. Nello specifico, si legge nella relazione di bilancio 2012 pubblicata sul sito del gruppo, le contestazioni – mosse nel 2010 – riguardano i transfer price che hanno portato a richieste di maggiori imposte nei confronti di Azimut Consulenza sim ai fini Ires e Irap per 14 milioni e nei confronti di Azimut sgr per 18 milioni ai fini Ires e Irap, a cui si aggiungono 4,8 milioni di euro per sanzioni ai fini Iva .

RICHIESTE INFONDATE – Azimut Consulenza ha già chiuso le pendenze con il Fisco con un pagamento di 457 mila euro, mentre per Azimut sgr – che ha presentato all’Agenzia delle Entrate le proprie osservazioni, ribadendo l’illegittimità e l’infondatezza di tutti i rilievi mossi – è ancora in corso l’accertamento: ad oggi la società non ha ricevuto alcun avviso di accertamento ai fini Ires e Irap, mentre ha ricevuto a gennaio 2013 la notifica dell’atto di irrogazione delle sanzioni  ai  fini Iva  con riferimento ai periodi di imposta 2005, 2006, 2007 per un importo di circa 3,6 milioni  di euro. Ritenendo infondato il rilievo, la società ha fatto sapere che “provvederà a presentare ricorso entro i termini di legge”. E’ inoltre pendente un accertamento da 12 milioni di euro in merito al management buy-out effettuato nel 2003: la società – a cui è stato notificato a ottobre 2012 un processo verbale di constatazione, ma che non ha ricevuto nessun avviso di accetrtamento – non ritiene fondata la richiesta dell’Agenzia delle Entrate.

PAROLA AGLI ESPERTI – Il gruppo Azimut, ricordano gli analisti di Intermonte, ha accantonato 7 milioni di euro a titolo prudenziale a fronte degli accertamenti fiscali in essere. “Non riteniamo che al momento sia a rischio la struttura organizzativa del gruppo, che consente di ottenere una significativa ottimizzazione fiscale grazie alla localizzazione centralizzata in Lussemburgo delle attività di gestione”, scrivono ancora gli esperti, evidenziando che “il tax rate di Azimut è inferiore al 15% mentre in un’ipotesi di localizzazione interamente in Italia sarebbe nettamente superiore”.  Confermato il giudizio “interessante” e il prezzo obiettivo di 14,7 euro.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: