PIU’ POTERI DI VIGILANZA – Maggiori poteri di indagine alla Consob sull’operato degli amministratori delle società quotate e centralizzazione della vigilanza a livello europeo. Sono le richieste avanzate dal presidente della Commissione, Giuseppe Vegas, durante l’incontro annuale con la comunità finanziaria, in corso oggi. La Consob dovrebbe essere dotata di maggiori poteri di indagine e di maggiori prerogative per controllare l’operato degli amministratori delle società quotate, compresa la possibilità di attivare misure cautelari verso gli amministratori, ha detto Vegas, sottolineando che è necessaria “una modifica del Testo unico della finanza”. In particolare, secondo il numero uno della Commissione, “il primo intervento dovrebbe essere quello di estendere a tutte le aree di vigilanza della Consob i poteri di indagine previsti dalla disciplina sugli abusi di mercato, poteri da esercitare nei confronti di chiunque sia informato dei fatti”.
LE PROPOSTE DI VEGAS – Il presidente ha poi sottolineato che sarebbe “opportuno rafforzare i poteri della Consob in tema di condotte illecite poste in essere dagli amministratori delle società quotate”, dando alla Commissione la possibilità di denunciare all’autorità giudiziaria i comportamenti degli amministratori, di estendere oltre gli abusi di mercato la sanzione dell’incapacità temporanea di assumere incarichi di amministrazione, di prevedere una specifica sanzione verso gli amministratori nei casi di violazioni in materia di parti correlate.
CENTRALIZZARE LA VIGILANZA – Quanto alla centralizzazione della vigilanza a livello europeo, Vegas ha spiegato che oggi ci sono importanti differenze tra i paesi che avvantaggiano coloro che adottano sistemi meno scrupolosi. “Persistono importanti disomogeneità tra i vari paesi dell’unione”, ha detto il presidente della Consob, sottolineando che “la mancata centralizzazione della vigilanza finisce, in molti casi, per avvantaggiare coloro che adottano prassi meno scrupolose”. E’ dunque il momento di “pensare a una riforma del sistema finanziario, una sorta di ‘financial union’ nella quale l’autorità europea potrebbe assumere un ruolo più forte in materia sia di regolamentazione sia di vigilanza”, ha spiegato Vegas, proponendo che la revisione dell’assetto delle autorità europee, prevista per il 2014, sia anticipata.