UniCredit, Ghizzoni: l’utile toccherà i 2,5 miliardi nel 2013

UN ESERCIZIO DI TRANSIZIONE – Il 2013 sarà per UniCredit “un esercizio di transizione, ancora caratterizzato da uno scenario macroeconomico debole anche se le proiezioni indicano un recupero dalla seconda parte dell’anno con dinamica di uscita dall’esercizio confortante”. Parola dell’amministratore delegato di Piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, che ha parlato in un’intervista rilasciata ad Affari&Finanza a pochi giorni dalla pubblicazione dei conti del primo trimestre, in agenda per il prossimo venerdì 10 maggio.

LE PREVISIONI PER IL 2013 – Secondo le stime del manager, l’anno in corso dovrebbe concludersi con un utile pre tasse in crescita a circa 2,5 miliardi, risultato grazie al quale sarà possibile proporre ai soci un dividendo “sostenibile, anche se ancora lontano dalle potenzialità del gruppo in presenza di uno scenario macro normalizzato”. I  ricavi sono attesi invece sostanzialmente stabili nell’ordine dei 25 miliardi, con margine d’interesse nell’intorno dei 14 miliardi come nel 2012 e commissioni vicine agli otto miliardi come lo scorso anno.

BEN POSIZIONATI PER AFFRONTARE IL PROSSIMO FUTURO – “Siamo ben posizionati per affrontare il prossimo futuro e potremo coglierne le opportunità”, ha assicurato Ghizzoni, ricordando che la banca ha già messo in atto importanti iniziative di rilancio della redditività e di controllo costi. I primi mesi dell’esercizio sono stati comunque positivi e non si attendono cambiamenti significativi, ha continuato Ghizzoni. Ma una certa cautela è d’obbligo, anche se un contributo alla redditività corrente dovrebbe giungere pure da iniziative specifiche su riprezzamento e mix prodotti, oltre che ribilanciamento dell’attivo.  IL

COMMENTO DEGLI ANALISTI – Le indicazioni fornite da Ghizzoni “sono sostanzialmente in linea con le nostre attese”, hanno commentato gli esperti di Intermonte (giudizio ‘interessante’ su UniCredit con target price di 4,5 euro): “ci aspettiamo che  i risultati del primo trimestre siano positivi grazie alla buona tenuta dei ricavi”.

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