Ha simulato operazioni inesistenti appropriandosi dei soldi dei clienti: radiato un promotore

RADIAZIONE DALL’ALBO – Dopo la sospensione cautelare per 60 giorni, disposta per tutelare gli investitori (qui la notizia), per il promotore finanziario Sergio Vecchioli Scaldazza è arrivato ora anche il provvedimento di radiazione dall’Albo unico di categoria, a cui era iscritto dal 1996. Ne dà notizia la Consob con la delibera numero 18481, in cui vengono ricordate le irregolarità commesse dal promotore.

LA SEGNALAZIONE ALLA CONSOBVecchioli Scaldazza – che ha lavorato per conto di Programma Italia Investimenti sim dal 25 settembre 1996 al primo giugno 1997 e di Banca Mediolanum dal 29 ottobre 1997 al 23 gennaio 2012 – è stato segnalato alla Commissione proprio dall’istituto con sede a Basiglio, che lo stesso 23 gennaio dello scorso anno gli ha revocato il mandato di agenzia risolvendo per giusta causa il rapporto di collaborazione a seguito dell’emergere di gravi irregolarità nella sua condotta.

LE CONTESTAZIONI – In particolare, secondo quanto comunicato da Mediolanum e accertato dalla Consob, Sergio Vecchioli Scaldazza “avrebbe simulato operazioni di investimento inesistenti, predisponendo e consegnando ai clienti falsa documentazione contrattuale con promesse di falsi rendimenti e avrebbe acquisito indebitamente le somme ricevute dai clienti in denaro contante e assegni bancari, da destinare in tali presunti investimenti, anche mediante distrazione a favore di terzi”, si legge nella delibera.

LE AMMISSIONI DEL PROMOTORE – In un successivo incontro con Banca Mediolanum, scrive ancora la Consob, il promotore “avrebbe ammesso di avere sottratto, a partire dal 1998, somme di pertinenza di 18 clienti per un asserito importo di 600.000 euro circa”. In particolare il promotore ha spiegato, tra le altre cose, di aver assicurato ai clienti coinvolti che Banca Mediolanum, esclusivamente per i suoi promotori finanziari, metteva a disposizione prodotti particolari con tassi d’interesse molto vantaggiosi: per questo motivo lui faceva sottoscrivere una polizza inserendo il proprio nominativo quale contraente e il nominativo del cliente quale assicurato. Il promotore ha detto inoltre di aver chiesto ai clienti “assegni tratti su altri istituti e non su Banca Mediolanum perché tali titoli sarebbero stati incassati da lui per poi effettuare l’investimento”.  Accertate tutte le violazioni contestategli, la Consob ha deliberato la radiazione di Vecchioli Scaldazza dall’Albo.

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