Mps, giudizio immediato per Mussari, Vigni e Baldassarri

DISPOSTO IL GIUDIZIO IMMEDIATO – Il giudice per le indagini preliminari Ugo Bellini ha disposto il giudizio immediato per ostacolo alle funzioni di vigilanza nei confronti dell’ex presidente di Mps, Giuseppe Mussari, dell’ex d.g. Antonio Vigni e dell’ex capo dell’area finanza, Giuseppe Baldassarri. Il gip ha infatti accolto la richiesta avanzata dai pubblici ministeri titolari dell’inchiesta di procedere con il rito, il giudizio immediato appunto, caratterizzato dalla mancanza dell’udienza preliminare (disciplinato dall’art.  453 del Codice di procedura penale), e ha fissato il processo per il 26 settembre prossimo.

OSTACOLO ALLE FUNZIONI DI VIGILANZA – Nello specifico, ai tre è contestato il reato di ostacolo alle funzioni di vigilanza in riferimento al presunto occultamento del contratto di ristrutturazione del derivato Alexandria stipulato con la banca giapponese Nomura, un’operazione che, secondo gli inquirenti, ha creato un “buco” nella banca senese da 700 milioni di euro.

IL COMMENTO DELL’AVVOCATO DI MUSSARI – “Siamo tranquillissimi perché non abbiamo ostacolato nessuno, siamo assolutamente sereni e non abbiamo nessun problema a difenderci davanti al giudice che è il giudice naturale. Anzi: vuol dire che saremo dichiarati innocenti più rapidamente”. Così l’avvocato Tullio Padovani, uno dei due difensori dell’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, commenta la decisione del gip di Siena che ha deciso il rito immediato per il suo assistito accusato di ostacolo all’autorità di vigilanza in concorso con Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri. “Mussari è una persona che difendo con orgoglio – ha proseguito Padovani -. Si tratta di uno stralcio un po’ strano da un punto di vista processuale, ma andare dal giudice prima o dopo non fa grande differenza”.

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