UN BILANCIO IN PERDITA – Veneto Banca ha chiuso il primo semestre con una perdita netta di 38,6 milioni di euro determinata da maggiori e più prudenziali accantonamenti su crediti. Vincenzo Consoli, amministratore delegato di Veneto Banca, in una nota spiega che “il cda ha deciso di recepire già nella relazione semestrale i suggerimenti dati dalla Banca d’Italia nel corso della visita ispettiva incentrata sui crediti in bonis, che si è chiusa il 9 agosto e i cui esiti saranno resi noti nei prossimi mesi. Abbiamo contabilizzato larga parte del totale degli accantonamenti relativi al 2013, mentre i ricavi contabilizzati riguardano solo un semestre”.
CALANO I COEFFICIENTI – Questo è il quadro: gli impieghi sono scesi dell’1,45%, a 26,5 miliardi, le sofferenze nette sono cresciute del 13%, a 1,37 miliardi, la raccolta diretta è aumentata del 7,6%, a 30,8 miliardi e il margine di intermediazione è sceso del 12,1%, a 493,8 milioni, mentre il margine d’interesse è arretrato dell’11,57%. Veneto Banca anticipa che i coefficienti di solvibilità – i cui dati definitivi verranno comunicati al mercato contestualmente all’invio della segnalazione all’organo di vigilanza – risulteranno leggermente inferiori rispetto ai dati di fine dicembre (pari al 7,9% per il Tier 1 e al 10% per il Total Capital Ratio) per effetto della contrazione subita dal patrimonio di vigilanza come conseguenza della perdita di periodo.