Banche, ecco come le fondazioni possono aiutare l’intermediazione finanziaria

IL RUOLO DELLE FONDAZIONI – Le Fondazioni bancarie possono contribuire a rendere il sistema di intermediazione finanziaria più funzionale alla crescita delle imprese e degli investimenti, a patto di non ostinarsi a mantenere il controllo delle banche conferitarie, mettendo a rischio solidità reddituale e patrimoniale. Lo scrivono Carlo Milani e Andrea Ricci sul sito Lavoce.info. Il ruolo delle Fondazioni di origine bancaria nella governance degli istituti di credito italiani con Mps è tornato al centro del dibattito economico. Diverse sono infatti le criticità che contraddistinguono il mondo delle circa 90 Fondazioni attualmente operanti in Italia. Primo fra tutti, il fatto che sono tuttora le principali azioniste delle banche conferitarie, nonostante la legge prevedesse una loro graduale fuoriuscita dal capitale degli istituti in questione.

LA STRADA MIGLIORE
– La volontà delle Fondazioni di mantenere una partecipazione rilevante nella banca conferitaria si è mantenuta anche a discapito della solidità reddituale e patrimoniale: indicativo il caso della Fondazione Monte Paschi, che si è fortemente indebitata per partecipare all’aumento di capitale in Mps. La maggiore incidenza dei debiti, proseguono gli autori, si è verificata in un quadro in cui il patrimonio è diminuito di oltre il 10% dal 2006 al 2012, passando da 47 a circa 42 miliardi di euro. In definitiva, i dati più recenti non mostrano inversioni di tendenza, il che giustifica i richiami fatti sia dalla Banca d’Italia sia dal Fondo monetario internazionale. Infatti, per rendere il nostro sistema finanziario più solido e più adatto a rispondere alle esigenze del tessuto produttivo, sono fondamentali il miglioramento della sua governance e una maggiore apertura ai mercati.

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