Il piano di Mps: spazio ai private banker e 5.300 esuberi di dipendenti

MPS PUNTA SUL PRIVATE – Selezione di nuovi private banker, varie iniziative per rilanciare l’asset management e i servizi di advisory con un focus sui clienti di profilo più alto e nuove regole di vendita e distribuzione per i clienti private. Sono i primi tre punti delle nuove iniziative per il recupero della produttività commerciale che si leggono nel piano di ristrutturazione di Mps, approvato oggi dal consiglio di amministrazione e presentato in conference call a mercati chiusi dall’amministratore delegato Fabrizio Viola e da Bernardo Mingrone, chief financial officer del gruppo. Il piano di ristrutturazione 2013-2017, spiegano i manager, è stato predisposto secondo le linee guida concordate con il ministero dell’Economia e con la Commissione europea ed è stato trasmesso al ministero per il successivo invio alla Commissione. Banca Monte dei Paschi di Siena si augura ora di ricevere l’approvazione da parte delle autorità competenti entro la data di approvazione della trimestrale, prevista per il 14 novembre. Il piano prevede un utile netto di circa 900 milioni di euro, 8.000 esuberi al 2017 (di cui 2.700 circa già usciti al 30 giugno 2013) e una riduzione del costo del personale per circa 500 milioni di euro.

Di seguito, una sintesi degli obiettivi del piano di ristrutturazione.


 
RIDUZIONE DELL’ORGANICO E DEI COSTI – L’obiettivo di riduzione dell’organico al 2017, prosegue la banca, “risulta coerente con i risultati fin qui ottenuti soprattutto attraverso le manovre di ricomposizione degli organici già realizzate”. Per la quota rimanente, di circa 5.300 dipendenti, oltre alle operazioni industriali di cessione delle attività non strategiche e di esternalizzazione, il piano prevede “soluzioni che consentano il raggiungimento degli obiettivi con il minor impatto occupazionale possibile attraverso il ricorso al fondo di solidarietà, nell’ambito delle previste fasi di confronto con le organizzazioni sindacali”. Quanto alla remunerazione del top management, c’è l’impegno a rispettare il limite massimo di remunerazione – concordato con la Commissione europea per un importo pari a 500.000 euro – fino al completamento dell’aumento di capitale o al rimborso integrale dei Nuovi strumenti finanziari.

AUMENTO DI CAPITALE
– Sul fronte del rafforzamento patrimoniale, confermato tra le altre voci l’aumento di capitale per un ammontare di 2,5 miliardi di euro (anziché di un miliardo del precedente piano industriale), da effettuarsi entro dicembre 2014. L’aumento dovrà essere sottoposto all’approvazione dell’assemblea straordinaria degli azionisti della banca, che sarà convocata dal consiglio di amministrazione una volta ottenuta l’approvazione del piano di ristrutturazione da parte della Commissione europea. Maggiori dettagli sulle azioni e sugli obiettivi finanziari previsti dal piano, segnalano i manager, saranno resi noti dopo l’ok allo stesso da parte della Commissione europea e saranno contenuti nel nuovo piano strategico 2013-2017 di Banca Monte dei Paschi di Siena, che verrà presentato tempestivamente al mercato.

Clicca sulla slide per leggere il pdf dell’intera presentazione.

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