Mifid 2: i commenti di Ascosim e di Bufi sul parere delle Camere

“l legislatore dimostra attenzione al mondo dei consulenti finanziari abilitati ed alla loro peculiarità sul mercato italiano”. E’ la reazione espressa in un tweet da Maurizio Bufi, presidente dell’Anasf, al parere espresso dal Parlamento contro la revisione dell’articolo 30 bis del Tuf (Testo Unico della Finanza) che avrebbe permesso ai cf autonomi di effettuare l’offerta fuori sede di servizi finanziari.

Di diverso tenore invece la reazione del’associazione rappresentativa delle società di consulenza finanziaria indipendente, Ascosim che prende atto del parere espresso dal Parlamento. Il presidente Massimo Scolari aveva più volte preso posizione su questo tema, definendo “allarmismi ingiustificati” le argomentazioni di chi (come l’Anasf e Assoreti) voleva vietare l’offerta fuori sede agli autonomi. Ora, incassato il parere espresso dalle Camere che dà ragione al fronte contrario, Ascosim si dichiara comunque disponibile ancora al dialogo con le altre associazioni dei cf e con il governo.

“La nostra Associazione, che già aveva partecipato a tutte le fasi della consultazione sul provvedimento”, recita il comunicato di Ascosim, “dichiara la massima disponibilità nei confronti delle Autorità governative e del Ministero dell’Economia al fine di individuare le opportune revisioni dell’art. 30 bis con lo scopo di garantire un’ efficace protezione dei risparmiatori e una completa disponibilità delle informazioni sull’attività dei consulenti finanziari a favore delle Autorità di Vigilanza”.
“Ascosim, aggiunge il comunicato, “ritiene che, anche con il dialogo costruttivo con le altre associazioni rappresentative della categoria, potranno essere individuate le misure più idonee a garantire la tutela dei risparmiatori e la concorrenza tra gli operatori del settore della consulenza finanziaria”.

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