Reti distributive, l’Ufi lancia un appello a tutela dei consumatori

LA PROPOSTA DI UFIUnione finanziarie italiane, l’associazione fra intermediari finanziari non bancari, chiede che i soggetti incaricati dall’agente assicurativo di promuovere e collocare contratti di finanziamento compiano un percorso di formazione pari a quello a cui sono sottoposti i collaboratori degli intermediari del credito e che vengano iscritti in una apposita sezione dell’Oam. E’ questa la proposta che emerge da una lettera scritta dall’Ufi al Ministero dell’Economia e delle Finanze, a Banca d’Italia, al Servizio Vigilanza Intermediari Assicurativi e all’Oam (sotto il documento sfogliabile), per richiamare l’attenzione sulla necessità di tutelare il risparmiatore. Quest’ultimo infatti, sottolinea l’associazione, ha diritto di poter sempre “verificare l’iscrizione dell’intermediario del credito e delle assicurazioni nei rispettivi elenchi o registri”, circostanza che assicura tra l’altro al consumatore di interfacciarsi con un soggetto abilitato, qualificato e in grado di fornire l’assistenza richiesta.

LA NORMATIVA – Il D.lgs 141/2010, si legge nella lettera firmata dal segretario generale dell’Ufi, Massimo Marchesi (nella foto), ha reso compatibile l’attività di agenzia in attività finanziaria con l’attività di agenzia di assicurazione e l’attività di mediazione creditizia con le attività di mediazione di assicurazione o di riassicurazione e di consulenza finanziaria. Inoltre il decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179 ha introdotto un comma secondo cui non costituisce esercizio di agenzia in attività finanziaria la promozione e il collocamento di contratti relativi alla concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma da parte degli agenti di assicurazioni.

TUTELARE IL RISPARMIATORE – Premesso questo, scrive Marchesi, “si ritiene opportuno evidenziare che, tra le finalità perseguite con la riforma del Titolo VI-bis del T.U.B e con il Codice delle Assicurazioni, ci sono quelle di riservare per legge le attività di intermediazione del credito e di intermediazione assicurativa a soggetti che, dopo aver superato positivamente i precorsi formativi e di aggiornamento previsti, risultino iscritti negli elenchi tenuti rispettivamente dall’Oam e dall’Ivass, proprio per tutelare i consumatori. L’Ufi propone quindi che i soggetti incaricati dall’agente assicurativo di promuovere e collocare contratti di finanziamento siano sottoposti allo stesso iter formativo e qualificativo dei collaboratori degli intermediari del credito e registrati in una apposita sezione degli elenchi tenuti dall’Oam. Questo, conclude Marchesi, “consentirebbe al consumatore di poter disporre delle medesime tutele che la disciplina vigente assicura per l’attività di intermedi azione creditizia e sia per l’attività di intermediazione assicurativa”.

 

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