Mediatori creditizi, un’altra stretta

238 SOCIETA’ COINVOLTE – Arriva un’altra stretta sull’attività dei mediatori creditizi. E questa volta porta la firma di uno degli ultimi atti del governo Letta. Il decreto 31 del Ministero dell’Economia dello scorso gennaio da poco uscito sulla Gazzetta Ufficiale, infatti, prevede che dal prossimo ottobre le 238 società attive nel settore della mediazione creditizia si dotino di controlli interni (Internal Audit), esattamente alla stregua delle banche e degli altri intermediari finanziari.

MEDIATORI SOTTO L’OCCHIO DI BANKITALIA
– Il settore della mediazione creditizia è stato protagonista in passato di numerose infrazioni che riguardavano soprattutto l’abusiva concessione del credito e addirittura di attività che sconfinavano nell’usura. Ma nel 2010 l’istituzione dell’Oam (Organismo per la tenuta dell’albo dei mediatori creditizi) e l’incremento della funzione di vigilanza di Bankitalia hanno messo ordine nel settore.

IL CONTROLLO INTERNO ATTRAVERSO LA PROPORZIONALITA’
– Adesso il nuovo passo con l’introduzione dell’Internal Audit per gestire e controllare i rischi legali, reputazionali e operativi. L’introduzione della funzione di controllo interno avverrà con il criterio della proporzionalità, cioè riguarderà solo quei soggetti giuridici che supereranno i limiti dimensionali che verranno stabiliti a breve dall’Oam. Il quale si baserò sul numero di dipendenti e collaboratori dell’impresa creditizia. Intanto, comunque, la norma è applicabile immediatamente da parte di quelle imprese che hanno oltre 20 dipendenti o collaboratori.

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