FORUM ANNUALE DEL PRIVATE BANKING – È importante ascoltare direttamente dai private banker come descriverebbero la loro professione nel contesto attuale e su quali aspetti vorrebbero ulteriormente migliorare lungo il percorso che porta dall’essere un consulente di base che si occupa della gestione finanziaria della quota di patrimonio affidato dal cliente all’essere un consulente globale con una visione complessiva del patrimonio estesa anche alle esigenze familiari ed eventualmente dell’azienda dei clienti imprenditori. Un’adesione numerosa da parte di tutti i private banker alla survey che ha preso avvio lunedì 24 marzo “Take care of the private banker” renderà la presentazione dei risultati nel corso del decimo Forum annuale del private banking ricca di spunti con, forse, anche qualche novità inattesa.
INDAGINI SUL MERCATO E LA PROFESSIONE – Intanto va detto che molto interesse hanno suscitato gli interventi alla tavola rotonda del 24 febbraio sul ruolo della comunicazione nello sviluppo della quota di mercato del private banking. I top manager Mossa, Prunotto, Ruggiu, Biscaldi e Martignoni hanno condiviso con la platea le loro riflessioni in merito a cosa influenzi oggi la scelta del cliente da servizio private, ponendo così le basi per la nona edizione dell’indagine sulla clientela private in Italia. Inoltre, presso le sedi di Anima sgr e UniCredit hanno avuto luogo, il 17 marzo e il 9 aprile, il primo e il secondo dei quattro incontri dedicati al progetto di ricerca “Il private banking alla luce dei nuovi orientamenti Esma sulle politiche e prassi retributive. Evoluzione dei modelli organizzativi e degli strumenti per la gestione delle risorse umane”. L’8 aprile, infine, appuntamento riservato ai soci Aipb dal titolo “La holding quale strumento di composizione e coesistenza degli interessi familiari e imprenditoriali”: Leo De Rosa, presidente del gruppo di lavoro Aipb dedicato al cliente imprenditore private, ha coordinato con successo il primo incontro del gruppo di lavoro.