Bufi (Anasf) chiede la testa di Enasarco

COMMISSARIAMENTO DI ENASARCO – Anasf chiede “il commissariamento di Enasarco, come previsto dalla Legge in caso di mancato raggiungimento della sostenibilità finanziaria cinquantennale”. È questo l’appello che l’Associazione nazionale promotori finanziari ha lanciato insieme, a Federagenti e Fiaip, al mondo politico e istituzionale in occasione della conferenza tenutasi nella Sala Conferenze di Piazza Montecitorio (qui per approfondire).

LA DOPPIA CONTRIBUZIONE DEI PROMOTORI – Il convegno ha voluto richiamare l’attenzione sul tema delle pensioni di alcune categorie, richiedendo un intervento urgente del governo per la riforma dell’attuale sistema pensionistico Enasarco a tutela delle pensioni degli iscritti. In particolare Anasf ha sottolineato il tema della “doppia e ingiustificata doppia contribuzione dei promotori finanziari a Inps ed Enasarco“: quest’ultimo, segnala l’associazione presieduta da Maurizio Bufi, “presenta gravi problemi di tenuta ed equità, con risultati gestionali non in linea con le aspettative, sia a livello di rendimento netto del patrimonio mobiliare sia di quello immobiliare”. Senza parlare, ha precisato Bufi, “di tutti i contribuenti che hanno versato le somme per un arco temporale inferiore a quanto richiesto e che oltre a non avere diritto alla pensione Enasarco non potranno rivedere le somme accantonate salvo effettuare una prosecuzione volontaria dei versamenti, spesso economicamente insostenibile”.

CONFLUENZA VERSO UN ENTE UNICO – Alla luce di queste premesse, Anasf, Federagenti e Fiaip, ognuna per la propria area di competenza, convergono sulla volontà di proporre, oltre al commissariamento di Enasarco, anche la confluenza verso un ente che verrà individuato. In particolare per i promotori finanziari, Anasf propone di valutare la costituzione di un’apposita cassa autonoma e di riorganizzare il cosiddetto Piano Mercurio, il piano di dismissione immobiliare avviato alcuni anni fa per far cassa. “I promotori finanziari, categoria di 50mila unità, hanno una situazione previdenziale anomala, con due previdenze obbligatorie di base. Non da oggi, poi, preoccupa la situazione finanziaria dell’Ente”, ha voluto sottolineare ancora Maurizio Bufi. “Chiediamo con forza di sanare questa situazione; non é più rinviabile la riforma di Enasarco, per le troppe criticità che lo contraddistinguono. Ci sono i presupposti per chiedere il commissariamento dell’Ente”.

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