Banca Mediolanum, volano i profitti e le masse

Crescono gli utili, le masse e le commissioni di gestione. Si può riassumere così la semestrale di Banca Mediolanum, presentata oggi dopo una riunione del consiglio di amministrazione. Tra gennaio e  giugno, le commissioni di gestione hanno registrato una crescita del 17% mentre le masse gestite hanno raggiunto i 72,2 miliardi di euro con un incremento che, escludendo i 9 miliardi di asset di Banca Esperia, è stato pari a circa 3,4 miliardi di euro (+5%). Merito soprattutto della raccolta netta ottenuta con i prodotti del risparmio gestito, in larga parte trainata dal collocamento sul mercato italiano dei Piani individuali di risparmio (oltre 1,3 miliardi di flussi).
L’utile netto consolidato del semestre si è attestato sui 196,4 milioni di euro (+15% rispetto al risultato del primo 
semestre dell’anno scorso) mentre l’indice di solidità patrimoniale Cet 1 è risultato pari al 21,9% (dati al 30 giugno). Una nota della società sostiene che si tratta del più alto livello tra quelli dei principali gruppi 
bancari italiani.

Il conto economico ha risentito inoltre di effetti straordinari: in particolare la plusvalenza di 41,6 milioni di euro generata dalla vendita delle quote in Banca Esperia, il cui impatto è stato tuttavia dimezzato dalla ulteriore e pressoché totale svalutazione della partecipazione nel Fondo Atlante, per complessivi 23,3 milioni.
La raccolta netta totale è stata positiva per Euro 1.968 milioni, in flessione del 30% rispetto al primo semestre dell’anno precedente durante il quale, sottolinea una nota della società, “c’era stata una preponderanza della componente amministrata”. Notevole l’incremento registrato invece nei flussi del risparmio gestito. La raccolta in fondi comuni di investimento (che include quella realizzata attraverso le polizze Unit-Linked) è risultata pari infatti a 2.603 milioni (+88% rispetto al 30 giugno 2016).
Il numero dei clienti al 30 giugno 2017 si attesto a 1.197.900 circa, in crescita del 1% rispetto a fine 2016.
 I conti correnti e di deposito al 30 giugno 2017 hanno raggiunto il numero totale di circa 931.300, con un incremento del 3% rispetto alla fine dell’anno precedente. Sui mercati esteri, l’utile risulta pari a Euro 2,4 milioni. 
Le masse gestite e amministrate all’estero si sono attestate a  4.955 milioni di euro, in aumento del 23% rispetto al 30 giugno 2016 e dell’11% rispetto a fine 2016 di euro.

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