Buoni senza info sul termine? Tema caldissimo per l’Abf

Una mia cliente si è recata alla Poste per incassare un buono dopo vent’anni e ha ricevuto una pessima notizia: il buono era a termine con scadenza sei anni ed è quindi prescritto. Sul buono c’è scritto solo “a termine”. Come poteva conoscere la scadenza?
G. F., Roma
Il caso non è isolato e deriva dal cambio di abitudini che ha interessato i buoni a termine. Il 28 febbraio 2000 pativa la serie AA1, la prima con una sola scadenza (sei anni) e non due come fino ad allora accadeva. Da quel momento i certificati non hanno più riportato il numero di serie, i tassi e la scadenza. Il foglio informativo che accompagna l’emissione specifica che la sottoscrizione del buono implica la conoscenza e l’accettazione del regolamento e delle condizioni applicate. Ma ciò potrebbe non bastare a esentare le Poste da responsabilità.

I decreti ministeriali di emissione prevedevano che fossero messi a disposizione della clientela i fogli informativi riportanti le condizioni e che una copia degli stessi fosse consegnata al sottoscrittore. Le Poste possono trovarsi in difficoltà nel dimostrare di aver adempiuto a tali doveri di informazione, in particolare al secondo. Ancora secondo la sentenza di Cassazione a Sezioni Unite 15/06/2007, n. 13979, il collocamento dei buoni dà luogo alla conclusione di un accordo negoziale tra emittente e sottoscrittore e, nell’ambito dell’accordo, l’intermediario propone al cliente e quest’ultimo accetta di porre in essere un’operazione finanziaria caratterizzata dalle condizioni indicate sul retro dei buoni oggetto di collocamento, i quali vengono compilati, firmati, bollati e consegnati al sottoscrittore dall’ufficio emittente. Senza indicazioni come il beneficiario del buono può verificare la scadenza? Ci sono le condizioni per reclamare e poi rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario.

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