Jerusalmi (Borsa Italiana): sull’aumento di Mps tanto rumore per nulla

JERUSALMI: UN LAVORO STRAORDINARIO – La gestione dell’aumento di capitale da 5 miliardi di euro di Mps è stata positiva. Parola di Raffaele Jerusalmi, a.d. di Borsa italiana: “Si sta facendo molto casino per una cosa marginale, perché il 95% del capitale di Mps, cioè i diritti, è stato negoziato fin dal primo giorno”, ha dichiarato Jerusalmi. “E’ stato gestito benissimo, è stato fatto un lavoro straordinario: certi aumenti di capitale iperdiluitivi creano problemi tecnici”.

LE OSCILLAZIONI DEL TITOLO
– Nei primi due giorni di aumento, partito lunedì scorso, i diritti hanno trattato regolarmente, mentre le azioni non sono riuscite a entrare in negoziazione continua e hanno fatto prezzo solo in asta di chiusura segnando consistenti rialzi. Da ieri riescono a trattare anche le azioni. L’a.d. di Borsa ha quindi sottolineato che era stata presentata una proposta per gestire diversamente questi casi ma che non è stata accolta perché “creava problemi di back office”.

CONSOB CON GLI OVVHI APERTI –
“Ci sono stati due giorni di volatilità”, ha constatato da parte sua Fabrizio Viola, a.d. di Mps: “vista la dimensione dell’aumento di capitale, il termine pandemonio non mi sembra adatto”. Intanto Consob ha fatto sapere che continua a monitorare l’operazione. “E’ un aumento di capitale fortemente diluitivo”, ha spiegato il numero uno della Commissione, Giuseppe Vegas. “E’ chiaro che gradualmente il prezzo dell’azione va allineandosi al valore di chiusura dell’operazione”. Il presidente della Commissione di vigilanza sui mercati ha assicurato che “la situazione è stata monitorata. Avevamo dato avvertenze e tutti erano avvertiti”. Vegas ha ricordato che aumenti di capitale simili erano avvenuti per Fonsai e Tiscali.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: