Banca Etruria cerca un nuovo partner dopo il no di Bpvi

ALLA RICERCA DI UN NUOVO PARTRNER – Il cda di Banca Etruria ha dato mandato al presidente Lorenzo Rosi per avviare un processo di sollecitazione del mercato volto a individuare in tempi brevi partner interessati a un’aggregazione, dopo il no della Banca Popolare di Vicenza secondo cui non ci sono più i presupposti per proseguire le trattative.

PER BPVI L’OFFERTA VINCOLANTE È DECADUTA – L’istituto veneto ha infatti preso atto della risposta da parte del board di Banca Etruria all’opa lanciata lo scorso 28 maggio (qui la notizia) e in particolare dell’assenza di una preliminare valutazione positiva, cui era subordinata l’offerta (qui la notizia). Di conseguenza, ha spiegato Bpvi, “l’offerta vincolante è decaduta”. Il processo di aggregazione, avviato da Banca Etruria su indicazione di Bankitalia, deve avvenire “secondo modalità che ne consentano il perfezionamento entro tempi definiti e che siano, al contempo, rispettose dei propri valori aziendali e degli interessi dei propri stakeholders”, si legge nella nota diffusa dal gruppo.

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