Le 10 regole per scegliere il consulente giusto per te

IL DECALOGO – Di fronte alle grandi trasformazioni che stanno avvenendo sui mercati finanziari internazionali, gli investitori rischiano di perdere la bussola, con serie conseguenze peri propri risparmi. Non solo: è sempre più difficile districarsi tra “dritte” e raccomandazioni di investimento che arrivano da bancari, dipendenti postali, private banker, family officer e promotori finanziari. Una selva di professionisti che non sempre offrono servizi di qualità. Come fare quindi a riconoscere “quello giusto”? Il settimanale inserto del Sole 24 Ore, Plus24 ha definito dieci semplici regole per distinguere tra sana e mala-consulenza.

1- La chiarezza
Patti chiari, amicizia lunga. Per un rapporto solido e duraturo – anche lavorativo – il primo presupposto è la chiarezza da entrambe le parti.

2- Affidabilità
È necessario fare un riepilogo del faccia a faccia avuto con il consulente per capire se la persona è affidabile oppure no. Mi ha fatto tutte le domande? Ha prestato attenzione alle mie esigenze? State lontani da chi è interessato solo dell’entità del vostro patrimonio.

3- Esigenze del cliente
Il bravo consulente è colui che nel primo o nel secondo incontro non si preoccupa tanto del patrimonio del cliente, ma cerca di capire che investitore ha di fronte, cioè le reali esigenze del cliente.

4. Fretta cattiva consigliera
Attenti a chi non vi propone più alternative d’investimento. Se l’esperto cerca di spingervi all’acquisto di un determinato prodotto, in genere vi drà: “Bisogna decidere in breve tempo. L’offerta è limitata”.

5. Informazione è necessaria
Chi investe deve acquisire una conoscenza quanto più possibile estesa del consulente e dei prodotti. Un buon consulente quindi deve fornire tutti gli elementi spontaneamente.

6. Togliersi ogni dubbio

Il consulente, insomma, deve parlare chiaro. Se non capite le spiegazioni dovete solo porre domande. Senza aver paura di sembrare ignoranti. Diffidate da chi non sa (o non vuole) spiegare come funziona l’investimento e i suoi costi.

7. Proposte improbabili
Diffidate di proposte di investimento che assicurano un rendimento molto alto e non in linea con quelli del mercato. Tendenzialmente a rendimenti alti corrispondono rischi molto elevati.

8. Cautela
Alla larga da chi propone frequenti compravendite di titoli. Movimentare il portafoglio equivale a fare esplodere le commissioni che l’intermediario incassa.

9. Oneri di consulenza e di gestione
La consulenza finanziaria ha profili di costo correlati al rischio degli investimenti e al patrimonio: oneri elevati non si giustificano per un profilo di rischio prudente. Inoltre, tra oneri di consulenza e commissioni di gestione, fate attenzione alle duplicazioni di costo.

10. Il bravo “maestro”
Un bravo consulente cerca sempre di coinvolgere il cliente nelle decisioni di investimento, spiegandogli cosa accade e verificando se i suggerimenti dati sono stati realmente compresi.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: