Fineco, Felsa-Cisl: per i promotori della rete serviva un piano di azionariato diffuso

UN’OCCASIONE PERSA– La sigla sindacale Felsa-Cisl, che tutela i “lavoratori somministrati autonomi atipici”, tra cui i promotori finanziari, esprime delusione per il mancato riconoscimento, in occasione dell’ipo di Fineco, del contributo apportato dai professionisti della rete guidata da Alessandro Foti. “L’ingresso di Fineco in Borsa a partire dal 2 luglio si è dimostrato senza dubbio un notevole successo, un risultato molto importante nella vita della società a cui hanno contribuito in modo determinante i promotori finanziari del gruppo”, si legge nella nota diffusa dal sindacato. Proprio per questo, prima del collocamento e dell’autorizzazione della Consob, Felsa-Cisl aveva chiesto per tutti professionisti della rete l’assegnazione di azioni gratuite e/o a condizioni privilegiate. La sigla critica quindi la decisione di Fineco, che ha invece garantito una quota a pagamento riservata a dipendenti e promotori prevedendo un piano che vede assegnatari di azioni della società solo i professionisti che rientrano in “stretti requisiti stabiliti unilateralmente dalla azienda”. Una decisione che, secondo il sindacato, segna “una importante occasione perduta per l’intera comunità aziendale di costruire un modello di relazioni e di partecipazione non solo finanziaria”. Contattata da BLUERATING, Fineco non ha commentato la presa di posizione di Felsa-Cisl.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: