Varenna: “Svilupperò il private di Azimut all’estero”

Azimut ci ha abituato a ingressi di peso e quello di Aldo Varenna, nome noto nel campo degli intermediari finanziari, non fa eccezione. Varenna, che BLUERATING ha intervistato in anteprima nel suo nuovo ruolo, lascia Edmond de Rothschild per entrare in Azimut Wealth Management come head of international affairs.

Azimut sta puntando molto sull’estero. Quale sarà il suo contributo in quest’area?
Il mio intento è quello di mettere a disposizione di Azimut la mia esperienza internazionale e la mia ormai pluridecennale conoscenza del settore. Mi impegnerò per contribuire a rafforzare la presenza del gruppo negli 11 paesi in cui, grazie all’intenso lavoro del team Azimut, sono stati stretti accordi di partnership e acquisizioni, sia lato gestione che distribuzione. Parallelamente, in linea con la strategia del gruppo, aiuterò a sviluppare nuove opportunità in paesi potenzialmente interessanti facendo leva sulla rete di contatti che ho instaurato nel corso degli ultimi 20 anni. Infine, avrò anche il compito di rappresentare il gruppo in convegni e seminari internazionali, occasioni ufficiali in cui poter accrescere l’immagine e la reputazione della società.

Lei è stato ingaggiato per supportare le strategie commerciali all’estero, come intende farlo?
In questo primo periodo sto analizzando e approfondendo le vaste relazioni e la forte attività fatta finora dal gruppo al di fuori dei confini nazionali. Il mio intento è quello di favorire e supportare la diffusione del modello commerciale di Azimut nei diversi paesi. Soprattutto laddove si sta costruendo o ampliando il network distributivo è, infatti, importante far conoscere le peculiarità del nostro modello, i nostri valori e il nostro approccio nella relazione con i clienti.

Secondo lei, quali sono i punti deboli del settore private in Italia? Cosa bisogna cambiare?
L’Italia è sicuramente un paese evoluto in termini di offerta di consulenza. Nel contesto europeo, infatti, l’Italia si contraddistingue per l’elevata qualità dei professionisti che da diversi anni offrono una consulenza a tuttotondo. Si tratta di un fatto comprovato dalle diverse ricerche che attestano l’alta soddisfazione e fedeltà espressa normalmente dal cliente seguito da un consulente. Analogamente il settore vanta una posizione di eccellenza nell’innovazione e oggi l’offerta è allineata a quella dei paesi anglosassoni in cui il private banking è nato. Importanti investimenti sono stati fatti anche sulla qualità dei brand e sulla corretta segmentazione della clientela, fattori che, insieme alle caratteristiche del servizio, influenzano sempre più le decisioni di scelta. Naturalmente esistono delle aree di miglioramento soprattutto se riferite alle potenzialità collegate all’innalzamento del livello di cultura finanziaria. Un’adeguata educazione finanziaria è difatti propedeutica alla creazione di relazioni strutturate, utili non solo al cliente ma anche al professionista.

Perché ha scelto Azimut WM?
Le motivazioni che mi hanno portato a questa scelta sono diverse. Innanzitutto Azimut Wealth Management rappresenta una realtà indipendente e fortemente innovativa, caratteristiche molto importanti per chi segue una clientela di alto profilo. La divisione si contraddistingue per un alto livello di specializzazione e l’offerta di prodotti e servizi di wealth management è in continua evoluzione. Il presidio, la valutazione e la gestione di questo sviluppo è affidata al “Comitato prodotti e servizi Wealth Management”, di cui faccio parte, che sintetizza tutto il lavoro di innovazione fatto in questi tre anni dal gruppo per evolvere da una fund house di qualità a una realtà che opera come una sorta di “Multi Family Office” attraverso una piattaforma servizi e prodotti completamente aperta. Apprezzo, inoltre, il grande dinamismo che ha condotto alla creazione del progetto “Libera Impresa” con il quale il gruppo e in particolare la divisione Azimut Wealth Management affianca le imprese e gli imprenditori italiani. A tutto questo, infine, va aggiunto quanto già raccontato ossia la possibilità, grazie alla rete di relazioni internazionali, di contribuire concretamente all’espansione estera di Azimut.

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