Promotori, i 5 errori da evitare per diventare un buon investitore

5 REGOLE D’ORO – Secondo Jim Cramer, personaggio televisivo americano, ex hedge fund manager e autore di vari bestseller, ospite a Mad Money, programma televisivo della Cnbc, “se si seguono le mie regole, si dovrebbe essere in grado di riconoscere un’opportunità quando si vede. Si riesce anche ad evitare di perdere soldi quando non è necessario, indipendentemente dalla circostanze, siano esse un crollo azionario europeo, un rallentamento della crescita in Cina o il prezzo del petrolio alle stelle”. Ecco le cinque regole per investire nel migliore dei modi.

#1. Non impuntarti quando ti accorgi di aver sbagliato
L’economista John Maynard Keynes diceva: “Quando i fatti cambiano, io cambio idea”. Uno degli errori più semplici da commettere è rifiutarsi di cambiare idea quando i fatti dimostrano che si è in torto. Una delle cose più difficili per gli investitori è mettere da parte l’orgoglio. Ma anche la più importante.

#2. Non farsi ingolosire troppo dal prezzo
Il prezzo è così importante, che se abbastanza basso, gli investitori sono disposti a comprare azioni di società non così appeal. Tuttavia, Cramer consiglia di acquistare mai una società i cui fondamentali non sono solidi. Ma come si fa a sapere quando il prezzo di una società diventa in ogni caso appetibile per lasciarsela sfuggire? Basta essere sicuri che il fallimento non sia dietro l’angolo. Questo rende sensato l’acquisto a un prezzo basso anche di una società poco attraente.

#3. Non prendere come esempio una società debole 
Spesso si incolpa l’intero settore della sottoperformance di una singola società. Ma in realtà, le aziende concorrenti potrebbero raccontare un’altra storia. Così come le cattive notizie per una società non significano per forza siano negative per tutto il settore. Gli investitori, insomma, non devono supporre che tutte le aziende dello stesso settore siano equivalenti.

#4: “Non credere ai titoli “urlati”
Non tutte le sorprese valgono l’entusiasmo dei mercati finanziari. Di solito quando una società annuncia i risultati trimestrali che mostrano utili superiori alle attese degli analisti, si tende a riportare la notizia con sorpresa. Molto spesso, dice Cramer, delle trimestrali quello che soprende i giornalisti è totalmente diverso da quello che sorprende realmente gli analisti. Ci sono utili sopra le attese derivanti da un reale aumento delle vendite (più del previsto), che porta quindi ad un aumento dell’utile per azione. Ci sono, diversamente, aumenti dell’utile per azione rispetto alle vendite dovuti, per esempio, a tagli dei costi di gestione, ad un buy-back o ad altre pratiche contabili. Nessuna di questi fattori interessa agli analisti.

#5 Siate critici verso tutti
Uno degli errori più comuni è quello di credere che chi – tra analisti, commentatori televisivi, ecc…- critica i mercati finanziari dica evidentemente la verità. Gli investitori, invece, dovrebbero essere ugualmente critici nei confronti di commenti “orsi” e “tori”. Anche perché chi critica il mercato non necessariamente vuole aiutarvi. Al contrario, l’esperto che raccomanda un’azione è visto automaticamente come uno che vuole vendervi un prodotto. Ma nessuno pensa che chi critica quella società, magari, stia solo cercando di far scendere le azioni per poterle poi comprare ad un prezzo inferiore. Insomma, la regola è stare in guardia verso tutto quello che leggete o ascoltate.

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