Vigilanza, Tofanelli (Assoreti): il nostro codice è cambiato per profilare meglio il cliente

UN NORMALE ADEGUAMENTO – La vigilanza sui promotori finanziari si fa anche attraverso il codice approvato dall’assemblea dei soci di Assoreti il 13 marzo 1998, data a partire dalla quale è vincolante per tutte le associate. Un codice che dunque quest’anno ha compiuto 16 anni, nel corso dei quali – com’è giusto e utile – è stato più volte aggiornato. Per adeguarsi alle norme nazionali e internazionali che cambiano, ma anche per autonoma iniziativa della stessa Assoreti, “perché”, spiega a BLUERATING il segretario generale Marco Tofanelli (nella foto), “individuiamo dei fenomeni che riteniamo devono essere monitorati. Il codice”, continua Tofanelli, “ha un valore preventivo. Le associate lo seguono con attenzione perché dà indicazioni molto utili. Ognuna di loro è tenuta implementarlo”.

MODIFICHE SULLA PROFILATURA DEL CLIENTE
– Le più recenti modifiche – alle lettere d) ed e) del punto 4 del capitolo “Rispetto delle regole di condotta”, parte I – Indicatori di anomalia (vai qui per visionare il codice di vigilanza sull’attività dei promotori finanziari) – hanno ottenuto l’approvazione del consiglio di amministrazione di Assoreti il 17 settembre. E l’associazione ne ha informato le aziende interessate tramite la circolare 46/14. Ma cosa cambia, esattamente? Risponde Tofanelli: “cambiano i due punti sulla profilatura, i quali riguardano fenomeni che possono essere di carattere generale. Nel corso degli anni, la Consob ha spostato l’attenzione sul tema della profilatura del cliente, che si esprime nell’adeguatezza del prodotto al profilo del cliente. Nell’ambito dell’ordinaria attività di modifica del codice di vigilanza per stare al passo con i tempi, noi abbiamo provveduto a intervenire ponendo l’accento anche su questo aspetto”.

IL RUOLO DELLE SINGOLE RETI
– Un intervento, ribadisce Tofanelli, tutt’altro che eccezionale ma che anzi rientra “in una ordinaria attività di ammodernamento del codice. Il quale ha carattere preventivo, e la sua bontà risiede proprio in questo: nel fornire alle imprese indicatori sui quali poi esse implementano un sistema di monitoraggio sull’attività dei promotori finanziari”. Sotto la lente non solo i comportamenti palesemente scorretti ma anche, precisa sempre Tofanelli, quelli che possono essere indice di un’eventuale anomalia, facendo scattare un semaforo in scia al quale partono le ulteriori verifiche. Un codice molto importante, dunque, che esiste da anni e che, in virtù dell’ordinaria attività di monitoraggio e di ammodernamento, è stato ritoccato molte volte dal 1998 a oggi.

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