Sospeso un promotore: ha raggirato 40 clienti sottraendo i loro risparmi

LE PRIME ANOMALIE – Leandro Gualandrini è stato sospeso in via cautelare, per un periodo di 60 giorni, dall’esercizio dell’attività di promotore finanziario. La delibera numero 18987 della Consob è scattata dalle segnalazioni di Banca Fideuram, che ha riscontrato gravi irregolarità nella condotta professionale di Gualandrini. Nel periodo 2012/2013, il promotore – iscritto all’Albo dal 1997 – avrebbe acquisito somme di pertinenza di 6 clienti per un ammontare complessivo di circa 682.540 euro, assicurandosi la loro fiducia con la promessa di rendimenti molto elevati per farsi rilasciare assegni bancari e circolari intestati o girati per l’incasso a soggetti terzi (talvolta anche denaro contante). Per convincere i clienti a consegnargli gli assegni, si legge ancora nella delibera, il promotore sosteneva che in questo modo i clienti stessi sarebbero subentrati negli investimenti di cui erano titolari i terzi beneficiari dei mezzi di pagamento e documentava il tutto con il rilascio di ordini d’acquisto di prodotti finanziari che non avevano alcuna esecuzione e consegnando rendicontazione falsa.

L’AMISSIONE: FRODI FIN DAGLI ANNI 90 – Ma questa non è che la punta dell’iceberg. In un incontro con l’intermediario successivo all’avvio delle verifiche sul suo operato, Gualandrini ha ammesso le proprie responsabilità dichiarando di essersi fatto rilasciare dai clienti nel corso del tempo assegni intestati a nominativi di sua conoscenza; di non aver portato ad esecuzione le operazioni di investimento concordate con i clienti; di aver consegnato ai clienti falsa documentazione volta a rappresentare investimenti inesistenti e di aver posto in atto le condotte illecite a partire dal periodo in cui ha svolto l’attività per conto di Banca Bipielle Network, alla fine degli anni ’90, e fino al 2013. Il promotore, tramite il proprio avvocato, ha anche fornito indicazioni in merito ai clienti danneggiati dal proprio operato, che risulterebbero essere in tutto circa 40, di cui 23 mai censiti nell’anagrafe di Banca Fideuram.

LE PERDITE CAUSATE ALLA BANCA
– Al 20 giugno 2014, Banca Fideuram aveva ricevuto 23 reclami da parte di nominativi riferibili a Gualandrini, di cui 17 ancora in fase di istruttoria. In relazione a questi ultimi reclami, la banca ha stimato una perdita di circa 2.817.460 euro, mentre gli altri sei (quelli citati alle prime righe di questo articolo) sono già stati definiti mediante accordi transattivi con le controparti comportando indennizzi per un totale di 682.540 euro. La Consob ha dunque contestato al promotore la violazione dell’art. 107, comma 1 del regolamento per avere acquisito, anche mediante distrazione a favore di terzi, la disponibilità di somme di denaro di pertinenza dei clienti; omesso di trasmettere operazioni di investimento; simulato operazioni di investimento; comunicato ai clienti informazioni non rispondenti al vero; e la violazione dell’art 108, comma 5 dello stesso regolamento per aver accettato mezzi di pagamento con caratteristiche difformi da quelle prescritte. I comportamenti descritti, osserva la Commissione, sono tali da compromettere l’affidabilità del promotore nei confronti dei risparmiatori e – in ragione della loro gravità, della reiterazione e delle modalità fraudolente con cui sono stati realizzati – sono sanzionabili con la radiazione dall’Albo. Per il momento, vista la necessità e l’urgenza di tutelare investitori, la Consob ha deciso di sospendere in via cautelare Leandro Gualandrini dall’esercizio dell’attività di promotore finanziario.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: