Intesa Sanpaolo, l’utile vola a 1,2 miliardi

UTILE A 1,2 MILIARDI – Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi 9 mesi del 2014 con un utile netto contabile di 1,2 miliardi di euro (+88% rispetto ai primi nove mesi del 2013), che include l’aumento retroattivo della tassazione – dal 12% al 26% – della plusvalenza registrata nel 2013 sulla quota detenuta in Banca d’Italia. L’utile ante imposte è salito del 65,5% a 3 miliardi e il risultato della gestione operativa si è attestato a 6,6 miliardi dai 6,2 miliardi di un anno prima. I proventi operativi netti pari a 12.771 milioni sono saliti del 3,7% rispetto agli 12.317 milioni dei nove mesi 2013. Nel solo terzo trimestre il risultato netto è stato positivo per 483 milioni rispetto ai 217 milioni nel secondo trimestre 2014 e ai 218 milioni del terzo trimestre 2013, al di sopra delle stime degli analisti che si aggiravano intorno ai 300 milioni di euro. In calo nei nove mesi gli accantonamenti e le rettifiche a 3,5 miliardi da 4,01 nei nove mesi del 2013. Il dato include le rettifiche aggiuntive richieste dall’Aqr, spiega la nota. I flussi di crediti deteriorati netto sono scesi nei nove mesi del 18%, mentre gli interessi netti sono saliti del 3,9%, le commissioni del 9,9% e gli oneri operativi dell’1,4%.

COEFFICIENTI PATRIMONIALI
– Sul fronte dei coefficienti patrimoniali, il common equity ratio pro-forma Basilea 3 a regime è salito al 13% dal 12,3% di fine 2013, un livelloequivalente a capitale in eccesso di 10,1 miliardi di euro, che si confronta con quello di 12,7 miliardi risultante dall’Aqr e di 10,9 miliardi risultante dallo stress test. Il Common Equity ratio secondo i criteri transitori in vigore per il 2014 è risultato pari al 13,3%, rispetto all’ 11,9% pro-forma di fine 2013. Al 30 settembre 2014, la struttura operativa del gruppo Intesa Sanpaolo si articolava in 5.942 sportelli bancari – di cui 4.533 in Italia e 1.409 all’estero – con 89.588 dipendenti.

IL COMMENTO DI MESSINA -  “I risultati che oggi presentiamo mostrano forti segnali di miglioramento della nostra performance secondo il nostro Piano d’Impresa 2014-2017”, ha commentato il consigliere delegato Carlo Messina (nella foto). “Questi risultati confermano la posizione di Intesa Sanpaolo tra le migliori banche europee, non solo per gli eccezionali punti di forza in termini di solidità patrimoniale già evidenziati dal recente comprehensive assessment della Bce, ma anche per crescita della redditività, con un aumento a due cifre dell’utile ante imposte e delle commissioni nette che è risultato il più elevato tra le banche europee. Nonostante le indubbie difficoltà che l’economia italiana sta affrontando siamo in grado di confermare tutti gli impegni assunti con il Piano d’Impresa, compresa la distribuzione di almeno 10 miliardi di euro di dividendi nei prossimi quattro anni. I risultati di oggi dimostrano inoltre che non mancano le opportunità per una creazione di valore significativa, grazie alla nostra ampia base di clientela in particolare nel settore del risparmio gestito”.

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